Concerto su youtube degli U2

dal sito Ansa.it

Concerto su YouTube, piace la rivoluzione U2
Milioni i fan incollati allo schermo del proprio computer

26 ottobre, 12:44

di Andrea Carugati

LOS ANGELES - Non poteva che avere successo l'iniziativa degli U2 che dal futuristico palco costruito sul prato del Rose Bowl a Pasadena, in California, hanno trasmesso il penultimo concerto del 360 Tour in diretta mondiale su YouTube, davanti a poco meno di centomila persone in carne ossa e milioni davanti agli schermi di un computer.

Sedici paesi, tutti i continenti e il primo concerto di una grande band, trasmesso live su Internet. Non c'é dubbio che, ancora una volta, il gruppo irlandese nato oltre un ventennio fa in una cantina di Dublino abbia dato un'altra spallata alle tradizioni del mondo della musica, segnando il passo e creando un precedente importante.

Non solo musica, in un concerto partito con le canzoni del nuovo album, Breathe, No line on the horizon, Get on your boots, Magnificient e che ha ripercorso la storia recente della band riproponendo diversi classici, tra cui It's a beautiful day, One, Mysterious Ways, Until the end of the world, Vertigo e City of Blinding Lights. Versioni live ben diverse da quelle contenute negli album, in un concerto dove come sempre la band è riuscita a coinvolgere il pubblico, davvero oceanico, e che sul net commentava, interagiva, si connetteva, condivideva.

Settantamila commenti in due ore: un'enormità. E poco importa se la voce di Bono non era perfetta, se l'acustica non era quella della Disney Hall o se il concerto è durato poco più di due ore, gli U2 come hanno fatto sempre, hanno dato il meglio dal vivo con una generosità e un impegno che ricorda le band di altri tempi. Tempi in cui non ci si sarebbe mai sognati di aprire le porte di un concerto, gratis, a tutto il mondo. Ma gli U2 non fanno solo musica, e sfuggono agli schemi classici della musica, gli U2 sono anche altro: sono impegno politico, lotta alla diseguaglianza, lotta ai genocidi, alla povertà. Gli eroi degli U2 sono i Ghandi, i Martin Luter King i Nelson Mandela, e il pubblico presente al concerto, sulle note di Walk On, ha indossato la maschera di Aung San Suu Kyl, già Nobel per la pace e conosciuta come la Nelson Mandela d'Asia. Vinse le elezioni nel '90, da allora e' agli arresti domiciliari, comandati dal governo militare di Burma.

Tanta chitarra, le percussioni costanti, i giochi di luce sullo schermo gigante e di dimensioni variabili montato sulla struttura dalla forma aliena, quattro chele di granseola, un'astronave, aperta a 360 gradi, circondata e farcita di pubblico. Poi una pausa e il video dell'arcivescovo sudafricano Desmond Tutu, divenuto famoso per il suo grande impegno contro l'apartheid. Un messaggio di speranza, in Inglese, seguito da quello in farsi, accompagnato dalla musica di Sunday bloody Sunday, in onore delle proteste dei manifestanti iraniani in occasione delle scorse elezioni presidenziali. Musica e politica e mentre Bono gira sulle passerelle, in mezzo al pubblico, alcuni spettatori gli lanciano la bandiera americana e quella messicana. Lui chiede loro, inginocchiandosi su quella americana, "Che cosa sta succedendo al mondo? Il futuro ha bisogno di un abbraccio". E poi quando le note finali di With or Without stanno esaurendosi, incita il pubblico ad estrarre i telefonini, in tutto il mondo, e agitarli, come in una sorta di via lattea virtuale. Un'immagine forte, che chiude un concerto che resterà nella storia della musica, quella musica che diventa contorno, alla fine, che diventa mezzo di trasporto per un messaggio universale di pace ed eguaglianza, una speranza che lega gli U2 al proprio pubblico, una speranza globale, a disposizione di tutti.

peccato non averlo saputo prima.. mi sarei "incollata" al pc!!