LONDRA - Arrivano le mucche - geneticamente modificate - che producono latte già scremato. Un prodotto che - almeno secondo le prime informazioni, di tipo pubblicitario, che giungono da chi l'ha realizzato - è ricco dei benefici oli omega-3, e ideale per ricavarne burro. A promettere (con un entusiasmo forse eccessivo) questa novità è una società di Auckland, in Nuova Zelanda, la ViaLactia. La quale, dopo sei anni di costosissime ricerche, ha dato vita a una prima generazione di esemplari femminili bovini, in grado di secernere un liquido magro alla fonte.
La scoperta - riferisce oggi il domenicale londinese Sunday Times - sarà oggetto di un primo rapporto scientifico sul prossimo numero della rivista Chemistry and Industry. Ma i dirigenti di ViaLactia si dicono convinti che nel giro di cinque anni riusciranno a commercializzare un burro spalmabile confezionato a partire dal latte scremato delle speciali vacche.
Tutto è incominciato nel 2001, quando in Nuova Zelanda i ricercatori di ViaLactia si sono imbattuti in Marge, all'apparenza una normale mucca di razza frisona, ma dotata di sorprendenti qualità: nel suo latte - del tutto normale in quanto a livello di proteine - è stata riscontrata una dose di grasso "sostanzialmente inferiore" alla media e per giunta non-saturo, oltre che un'abbondante presenza di omega-3.
ViaLactia si affrettò a comprare Marge dal suo proprietario (un contadino) per l'equivalente di 180 euro, la portò in una località segreta e la mise al centro di sperimentazioni e ricerche costate più di ottanta milioni di euro.
Russell Snell, scienziato-capo della compagnia, ha raccontato al Sunday Times che l'investimento fatto ha dato i suoi frutti: Marge - "portatrice di una particolare mutazione genetica" - ha generato delle mucche in grado di produrre lo stesso latte della madre. Alla ViaLactia non hanno potuto ancora identificare con esattezza i "geni del latte scremato" tipici di Marge ma contano di riuscirci presto, con gli esami del Dna. Così come sperano di poter trasmettere questi preziosi geni ad un toro e riprodurre così "centinaia di migliaia di mucche come Marge".
Indubbiamente la scoperta sembra destinata ad avere un grosso impatto consumistico-commerciale, nel ricco Occidente: al momento in un paese come la Gran Bretagna il 75% del latte venduto è scremato o parzialmente scremato. Quello intero è sempre meno consumato, perchè considerato troppo grasso.
www.repubblica.it