c'è un particolare che riguarda l'intero giappone, non so se è già stato postato, nel dubbio lo metto qui (magari lo spostiamo) perché riguarda da vicino i MDM
In giappone ci sono due forme di teatro tradizionale: il nò (più colto) e il kabuki (più popolano), in entrambi gli attori sono tutti maschi e alcuni sono specializzati nell'interpretare parti femminili (nel nò mettono le maschere, nel kabuki un pesante make-up). Essendo queste forme di teatro piuttosto antiche (parlo di secoli) il travestitismo è una realtà consolidata in giappone e non viene vista come qualcosa di vergognoso o ridicolo come avviene in altre parti del mondo, anzi sono considerati la quintessenza dell'arte perché danno vita a qualcosa di completamente diverso dalla loro natura.
Non sempre questi artisti sono gay, alcuni si altri no, molti hanno una famiglia e si tramandano l'arte da generazioni; nelle espressioni artistiche più moderne sono quelli che hanno più successo (in patria): nella musica ci sono i MDM (che, come nel kabuki, si truccano molto il viso e hanno degli abiti elaborati, in un certo senso sono gli eredi di questa forma d'arte), nella letteratura c'è un autore (di cui non ricordo il nome, me ne ha parlato la mia attuale maestra di giappo) che scrive storie per bambini (prive di connotazioni sessistiche o volgari), etc.
Il judo è come la vita: se cadi sette volte ti devi rialzare otto