| | | OFFLINE | | Post: 828 | Registrato il: 30/01/2004 | Sesso: Maschile | UTENTE Topmanga | Grado 4 | |
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20/02/2004 10:26 | |
Una volta, tanto tempo fà ormai, un gruppo di goblin delle paludi di Shaksa, mi ferì gravemente, ed i miei compagni, per non soccombere a loro volta, mi abbandonarono nella palude, con la promessa che sarebbero venuti a cercarmi con rinforzi, ovviamente se io fossi riuscito a sopravvivere....Il mio ventre grondava sangue, e la mia tunica era squarciata, ed era completamente sporca di un fluido appiccicoso, composto da sangue e fanghiglia...stavo per perdere i sensi quando il sibilo di una freccia scoccata, non raggiunse le mie orecchie....feci appena in tempo a alzare la testa, per vedere un misterioso individuo con una cotta scintillante, e un arco lungo sulla quale corda tesa, era incoccata una freccia....non ebbi il tempo di distinguere bene i suoi lineamenti, parte della colpa può essere attribuita alla fioca luce che filtrava dalle fitte fronde di grossi alberi che coprivano l'intera palude, ma il grosso della colpa lo aveva sicuramente il fatto che il mio corpo era indebolito, la mia vista annebbiata, e qualche istante dopo persi i sensi...
Mi risvegliai. Mi trovavo ancora nella palude, ma il fangoso terreno era disseminato da una quarantina di esserini...goblin.
Davanti a me un'esile figura era appoggiata ad un albero, e suonava un piccolo flauto, dal quale ne usciva una triste melodia...mi era famigliare....sembrava una ballata funebre...
Mi alzai. Le ferite erano scomparse, come se non le avessi mai ricevute, come se avessi sognato tutto...ma gli squarci sulla mia costosa tunica e i cadaveri di tuti quei goblin...non poteva essere un sogno....ero stato curato da quell'uomo? E sopratutto...era stato davvero lui a sgominare un'intera tribù goblin? Non poteva essere...da solo...non ci sarebbe mai riuscito...
...impossibile!
Il melodioso suono del minuto flauto s'interruppe, e il misterioso individuo si avvicino a me. Ero un po intimorito, ma la sua calma mi fece cambiare idea...a pochi metri da me si tolse il capuccio del suo mantello, una vera opera d'arte, ricamato con fili d'argento.
Finalmente lo vidi in faccia...lunghi capelli caddero sulle sue minute spalle, erano del colore dell argento. I suoi occhi, di un verde intenso mi fissavano...
Io...ancora sonvolto, lo guardavo affascinato, contemplando le sue lunghe orecchie a punta...
Era un Elfo, indossava una leggerissima cotta di maglia di uno strano metallo, simile all'argento, al suo fianco era appesa una spada lunga, la puna della quale sfiorava il terreno, e un lungo arco, lungo quasi quanto la sua altezza, era assicurato alla sue spalle, dove una capiente faretra, conteneva poche frecce....
Ci fissammo ancora per qualche istante, senza proferir parola... dopo qualche tempo, lui s'inchinò, e dopo essersi tirato nuovamente su il cappuccio, si giro, e scomparve nelle fronde della palude....lasciandosi dietro una piccola boccetta di un fluido dal colore bianco denso... |