| | | OFFLINE | | Post: 24.965 | Registrato il: 09/01/2003 | Sesso: Femminile | Amministratrice | Grado Massimo! | |
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26/03/2024 07:29 | |
Neutralità climatica (climate neutral) è il termine, prima tecnico e poi politico, per definire quando una città o un territorio non ha alcun impatto sul sistema climatico terrestre: una condizione che si può raggiungere solo passando dalla decarbonizzazione, ovvero l’abbandono delle fonti di energia fossili la cui combustione produce CO2. Ma non solo: serve anche l’azzeramento degli altri gas serra responsabili del riscaldamento globale (tecnicamente quantificati per il loro impatto, “come se” fossero CO2).
Raggiungere la neutralità climatica non è certo facile per una società che negli ultimi due secoli ha basato strategie e infrastrutture sui carburanti a base di carbonio, ma l’obbiettivo è diventato politicamente concreto dagli Accordi di Parigi del 2015 che hanno indirizzato nazioni, regioni e città a cercare soluzioni per raggiungere l’impatto “zero”. Il numero non va inteso come un azzeramento assoluto dei gas serra. Piuttosto, si tratta di una compensazione: insieme al necessario taglio drastico delle emissioni sono da mettere al bilancio le sottrazioni date ad esempio dall’incremento delle aree verdi (in grado di assorbire CO2) o dall’acquisto di crediti di carbonio generati da progetti ad impatto positivo sull’atmosfera. È la somma totale di tutte queste azioni che alla fine deve dare come risultato lo zero (ovvero il raggiungimento del livello di emissioni dell’età pre-industriale).
( fonte )
Se non sbaglio i governi si devono impegnare per ridurre le emissioni dell'UE di almeno il 55% entro il 2030 (rispetto al 1990) e di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. ( fonte)
Fattibile? Mi piace essere ottimista ma mi sembra quasi impossibile. Voi cosa ne pensate?
[Modificato da Silvia 26/03/2024 07:38]
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| | | OFFLINE | | Post: 4.429 | Registrato il: 27/04/2007 | Sesso: Femminile | Grado 6 | |
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26/03/2024 17:21 | |
Io pensavo fosse proprio un azzeramento non un bilanciamento. Così è un pochino più fattibile. Andiamo a piantare alberi!
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| | | OFFLINE | | Post: 165 | Registrato il: 31/01/2024 | Sesso: Maschile | Grado 2 | |
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27/03/2024 02:40 | |
Avremmo dovuto iniziare 40 anni fa, come chiedevamo in tanti ma ci chiamavano ecocatastrofisti, senza dover metterci a correre ora la vedo dura è il rischio di superare il punto di non ritorno è sempre dietro l'angolo.
Piantare alberi? Intanto nelle nostre città li stanno tagliando, un po' alla volta, tutti e fra incendi estivi, sempre più devastanti, continuo taglio delle foreste, per coltivare soia ed altro destinato agli allevamenti, più la crescita delle aree cementificate la vedo dura anzi durissima. [Modificato da Eroe 27/03/2024 02:46] |
| | | OFFLINE | | Post: 2.598 | Registrato il: 07/02/2021 | Sesso: Maschile | Grado 6 | |
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27/03/2024 12:15 | |
Al 2050 mancano 26 anni. Secondo me ce la possiamo fare, ma non so a quali costi e sì, sperando che non sia comunque troppo tardi.
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| | | OFFLINE | | Post: 10.809 | Registrato il: 23/05/2009 | Sesso: Maschile | Vice Admin | Grado Massimo! | |
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28/03/2024 22:11 | |
Tutto si puo' fare, ma manca solo una cosa. La volontà e a mio parere chi governa, e parlo di tutto il mondo, non c'è la volontà.
Si guarda ai profitti...
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| | | OFFLINE | | Post: 165 | Registrato il: 31/01/2024 | Sesso: Maschile | Grado 2 | |
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30/03/2024 04:58 | |
manuenghel, 28/03/2024 22:11:
Tutto si puo' fare, ma manca solo una cosa. La volontà e a mio parere chi governa, e parlo di tutto il mondo, non c'è la volontà.
Si guarda ai profitti...
Comandano le lobby a cui interessa solo aumentare i loro incassi con una fame infinita l'unica speranza e che i loro guadagni possano accrescersi di più con la lotta ai mutamenti climatici ma temo un po' le soluzioni che attueranno.
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