Capitolo 1:
Ukyo starnutΓ¬ ben tre volte di seguito mentre finiva di ripulire dalle foglie secche lβingresso del suo ristorante. Una folata di vento gelido le sollevΓ² di colpo i lunghi capelli castani e lei sospirΓ², riaggiustandosi il fiocco bianco che glieli teneva lontano dagli occhi. Quellβanno lβinverno era arrivato sorprendentemente in anticipo e le temperature si erano abbassate cosΓ¬ bruscamente che quasi lβintera popolazione del quartiere era stata colpita da una potente epidemia di influenza.
Le strade si erano svuotate e i ristoranti pure, compreso il suo, cosa che lei aveva stranamente accolto con un certo sollievo. Certo, la mancanza delle consuete entrate non le faceva molto piacere, ma in fondo anche i ristoranti rivali si trovavano nella stessa situazione e poi doveva ammettere che quella pausa forzata capitava proprio al momento giusto, visto che anche lei non si sentiva affatto bene. Starnutì ancora e si strinse nel pesante haori che aveva addosso, osservando con un sospiro il cielo coperto da densi nuvoloni lattiginosi.
βNon avrΓ mica intenzione di nevicare stanotte?β si chiese ad alta voce con un pochino di apprensione. Ora che ci pensava il suo impianto di riscaldamento le aveva dato parecchi problemi negli ultimi giorni, ma finora era sempre riuscita a rimetterlo in sesto, con un poβ di pazienza e qualche colpo ben assestato. Ma dubitava che avrebbe retto una tempesta di neve.
Meglio chiamare subito lβassistenza, pensΓ² mettendo via la scopa e facendo per rientrare. Non appena aprΓ¬ la porta a vetri perΓ², un rumore improvviso proveniente dal cortiletto dietro il ristorante la fece sussultare. Sembrava come se qualcosa fosse caduto pesantemente su qualcosβaltro e Ukyo fece il giro per andare a controllare.
Non appena arrivΓ² nel piccolo slargo, infatti, trovΓ² che tutti gli scatoloni vuoti che aveva ordinatamente impilato in un angolo, giacevano al suolo completamente sparpagliati e parzialmente distrutti.
βMa cosβaccidente Γ¨ successo qui?β borbottΓ², iniziando a raccogliere i resti di quel disastro, cercando di radunarli di nuovo nella loro posizione originale. Fu solo quando si avvicinΓ² allβepicentro di quella piccola devastazione, perΓ², che capΓ¬ che cosa era accaduto. In fondo ad uno scatolone rotto cβera un piccolo ed inconscio porcellino nero, con una bandana a quadretti gialli e neri legata al collo.
βP-chan! Ma da dove...β iniziΓ², ma poi si interruppe subito, scuotendo la testa per lβinutilitΓ della domanda. Quando si viveva in un quartiere come Nerima, dopo un poβ si smetteva di meravigliarsi della stranezza delle cose che accadevano da quelle parti. Un porcellino nero piovuto dal cielo era quasi normale in confronto alle bombe che volavano, i muri che esplodevano e gli esperti di arti marziali che si rincorrevano ogni giorno di tetto in tetto.
Chinandosi a raccogliere lβanimaletto e stringendolo tra le braccia, Ukyo si accorse che era congelato e che aveva un grosso bernoccolo sulla testa.
βStai bene tesoro?β gli chiese quando vide che il porcellino cominciava a riprendere conoscenza. P-chan la guardΓ² con aria un poβ confusa ed emise un flebile βbweeβ di risposta, che lei decise di interpretare come una risposta positiva. Ukyo gli sorrise e lo coprΓ¬ con una parte del suo haori per riscaldarlo un pochino.
βHai di nuovo litigato con Ranchan, vero? Povero piccoloβ mormorΓ², accarezzandolo e tornando in casa. βScommetto che Akane-chan lo avrΓ giΓ pestato per benino e adesso si starΓ preoccupando per te. Meglio avvisarla subito che ti ho trovato ioβ disse prendendo il telefono e digitando il numero della palestra Tendo. Akane le rispose quasi immediatamente.
βCiao Akane-chan, volevo dirti che ho trovato il tuo P-chan nel mio cortile. Hai idea di come ci sia arrivato?β
βOh meno male Ukyo! Ero cosΓ¬ preoccupata! Quellβidiota di Ranma ha di nuovo attaccato P-chan senza motivo, solo che stavolta la zuffa Γ¨ stata piΓΉ violenta del solito e il mio piccolino ha avuto la peggioβ rispose lei con un sospiro βRanma ne sta ancora pagando le conseguenzeβ aggiunse con tono glaciale e Ukyo sentΓ¬ distintamente in sottofondo qualcuno che si lamentava. Soppresse a stento una risatina. Anche se quei due ormai erano realmente fidanzati, certe abitudini erano dure a morireβ¦e sospettava che le loro baruffe sarebbero durate fino alla tarda etΓ .
βCapisco. Vuoi che te lo riporti subito? Non mi sento benissimo maβ¦β disse un poβ reclutante. Non le piaceva per niente lβidea di uscire con quel tempo, ma sapeva bene quanto Akane tenesse al suo maialino. Lβaltra ragazza perΓ², non le fece nemmeno finire la frase.
βHai la febbre anche tu? Questa influenza sta davvero facendo una strage!β
βNon so, dovrei ancora misurarmi la temperaturaβ¦ma penso proprio che mi stia venendo. Se questo virus Γ¨ riuscito a mettere KO anche te e Ranma era inevitabile che cedessi anche io!β
βAllora questa notte P-chan ti terrΓ compagnia...casomai chiederΓ² a Kasumi se domani mattina puΓ² passare a prenderlo. Ranma si meriterebbe di strisciare fino a casa tua per rimediare a quello che ha fatto, ma il dottor Tofu ci ha proibito di uscire di casa per almeno una settimanaβ
βCosΓ¬ tanto?β
βNon me lo dire, sto giΓ impazzendo. In ogni caso, alla tv hanno detto che sarebbe meglio rimanere tappati in casa questa sera, cβΓ¨ in arrivo una tempesta di neve che sembra possa durare per parecchi giorniβ
βUna tempesta di neve? Non Γ¨ un poβ presto per questo periodo dellβanno?β
Akane si mise a ridere. βSi vede che a Nerima il tempo Γ¨ impazzito come i suoi abitantiβ
βPuoi dirlo forteβ rise lei.
βCi sentiamo domani allora. Sono proprio contenta che P-chan sia con te e che abbia trovato riparo al caldo in una serata come questaβ.
Al caldo? Oh no, lβassistenza per lβimpianto! pensΓ² lei. βEhm grazie, Akane-chan. A presto!β disse, attaccando e componendo velocemente il numero del centro assistenza. Comβera prevedibile, perΓ², non le rispose nessuno: lβorario di chiusura era ormai passato da un pezzo, e non era escluso che con quel tempo e quelle previsioni avessero anche staccato un pochino prima.
βBΓ¨ tesoro, sembra proprio che tu sia bloccato quiβ disse al porcellino che la stava guardando come se avesse seguito tutta la conversazione. βMa sai che ti dico? Non mi dispiace avere un poβ di compagnia, per una voltaβ aggiunse lei, abbracciandolo. βAww, ora capisco perchΓ© Akane ti Γ¨ cosΓ¬ affezionata. Sei cosΓ¬ carino che viene quasi spontaneo coccolartiβ
Specialmente quando non hai nessun altro da coccolare pensΓ² poi, rattristandosi.
Da quando Ranma e Akane avevano annunciato la loro intenzione di rendere effettivo il fidanzamento, tutto il mondo di Ukyo era crollato in pezzi. Si era arrabbiata, aveva pianto, aveva cercato di negarlo...ma alla fine aveva dovuto ammettere a se stessa di averlo sempre saputo. Conosceva Ranma fin da piccola e proprio in virtΓΉ di quella conoscenza avrebbe dovuto capire subito che dietro tutte quelle prese in giro e continui battibecchi con Akane cβera sempre stato un solido sentimento. Lβorgoglio e la paura di perderlo, perΓ², lβavevano accecata, spingendola a comportarsi come una pazza invasata e guastafeste, disposta a tutto pur di conquistarlo. Era stato solo quando avevano annunciato la notizia che lei aveva realizzato di quanto non avesse mai tenuto in considerazione i sentimenti di Ranma, e si era resa conto con orrore di che persona stupida ed egoista fosse diventata.
Era stato molto duro per lei fare marcia indietro e rassegnarsi al fatto che lβuomo di cui era sempre stata innamorata amasse unβaltra, e i mesi seguenti lβannuncio erano stati un abisso di disperazione. Ma ne era uscita. PiΓΉ triste, svuotata e sola di quanto non si fosse mai sentita in vita sua, ma anche piΓΉ forte e forse piΓΉ matura. Abbastanza matura da porgere la mano ad Akane e congratularsi con lei, augurando a Ranma ogni felicitΓ .
Lβuniverso doveva essere stato contento di quel gesto, perchΓ© da quel momento lei e Akane erano diventate quasi inseparabili.
La vita dΓ , la vita toglie...ho perso un fidanzato, ma ho trovato unβamica pensΓ² con un sospiro, raddrizzando la bandana del porcellino che aveva in braccio.
Un sorriso spuntΓ² sulle sue labbra quando vide la sua espressione. βP-chan...se non sapessi che Γ¨ impossibile, giurerei che sei arrossito!β disse sollevandolo allβaltezza degli occhi per osservarlo. Lβanimaletto si agitΓ², chiaramente a disagio, e lei lo posΓ² su uno degli alti sgabelli davanti al bancone.
βHai fame?β gli chiese poi, accendendo la piastra e iniziando a preparare lβimpasto per gli okonomiyaki. Lei non ne aveva nemmeno un poβ e non aveva idea se i porcellini gradissero la sua specialitΓ , ma non era un buon motivo per lasciare a digiuno il suo piccolo ospite, e poi cucinare lβavrebbe distratta un pochino da quei pensieri tristi e riscaldata un poco.
βDevo sembrarti proprio stupida, vero tesoro? Parlare ad alta voce come una pazza ad un maialino, fingendo...β iniziΓ² a dire versando lβimpasto sulla piastra e scuotendo la testa. β...sperando...β mormorΓ², fissando pensosamente fuori dalla finestra i primi fiocchi di neve che iniziavano a cadere. β...che sia una persona veraβ terminΓ², sbattendo velocemente gli occhi per impedire che una lacrima traditrice le scivolasse lungo la guancia. Quel movimento perΓ² le impedΓ¬ di notare lβespressione mista di sorpresa, tristezza e comprensione negli occhi del maialino seduto sullo sgabello davanti a lei, unβespressione che nessun animale avrebbe mai potuto possedere.
Davvero pateticoβ¦perchΓ© diavolo oggi sono cosΓ¬ emotiva? Probabilmente sarΓ perchΓ© non mi sento bene o per questo tempo da lupi pensΓ² Ukyo rigirando lβokonomiyaki ormai perfettamente cotto.
βEcco qua, il migliore okonomiyaki vegetariano della casa!β disse, posando un piatto fumante sotto il naso di P-chan. βHo pensato fosse meglio evitare di cucinarti qualche parenteβ tentΓ² di scherzare.
P-chan le rispose con uno squillante βbwee!β di approvazione e lei lo osservΓ² divorare la cena con un lieve sorriso. Era davvero incredibile come la semplice presenza di quel porcellino riuscisse a risollevarle il morale.
Un attacco di starnuti e un lungo brivido le ricordò che avrebbe fatto molto meglio a prendersi una pasticca di aspirina e infilarsi a letto, quindi ripulì velocemente la cucina e prese P-chan, dirigendosi verso la sua camera.
Purtroppo al piano di sopra la aspettava unβamara sorpresa: in contrasto con il tepore della cucina lΓ¬ la temperatura era praticamente polare, il che significava che lβimpianto di riscaldamento aveva di nuovo deciso di scendere in sciopero. Con un sospiro Ukyo tornΓ² indietro e aprΓ¬ la porta di un locale dietro la cucina.
Lanciando unβocchiata di fuoco alla malconcia e silenziosa caldaia, premette tutti i pulsanti che cβerano e girΓ² tutte le manopole. Non successe nulla.
βDannato ferrovecchio! Giuro che se stanotte mi lasci al freddo ti sostituirΓ² domani stesso!β la minacciΓ², continuando a cercare di accenderla. Alla fine le diede una gran botta di lato e quella ripartΓ¬ sibilando.
Si passΓ² una mano sulla fronte sudata e fece un gran sospiro, perchΓ© quel movimento lβaveva affaticata. Le stava per venire davvero una bella influenza se si sentiva cosΓ¬ debole solo per aver colpito un bersaglio immobile! RabbrividΓ¬ ancora e sospirΓ².
βEβ in serate come questa che odio di piΓΉ vivere da sola, lo sai?β disse a P-chan, che lβaveva seguita ed ora la stava guardando con aria preoccupata. Lo riprese in braccio e tornΓ² in camera, dove tirΓ² fuori il futon dallβarmadio e lo stese sul pavimento di tatami, poi ci si sedette sopra ed aspettΓ² che la temperatura della camera tornasse a livelli accettabili per potersi svestire. Si guardΓ² intorno, in cerca di qualcosa da fare, ma era tutto perfettamente in ordine. Certo, la sua camera mancava decisamente di tutte quelle caratteristiche femminili che abbondavano nelle camere delle altre ragazze che conosceva, Akane in primo piano, ma lei lβaveva sempre trovata comunque confortevole e pratica. Gli occhi le andarono quasi di riflesso ad una semplice cornice di legno colorato. In quella cornice aveva trovato posto per anni la foto di lei e Ranma bambini, una foto che per lei aveva sempre simboleggiato la profonditΓ e durata del suo amore. Dopo lβannuncio del fidanzamento, tuttavia, Ukyo aveva lentamente e faticosamente rimosso ogni traccia della sua sfortunata esperienza ed aveva sostituito quella foto con unβaltra, scattata sulla spiaggia di Togenkyo, insieme al principe Toma e ai suoi scagnozzi.
Eβ una bella foto di gruppo pensΓ² alzandosi e prendendola in mano
e cβerano veramente tutti...i miei amici. Si, poteva davvero considerare amici quella banda di scalmanatiβ¦tutti, compresi quella smorfiosetta cinese, la papera quattrocchi e lβeterno disperso. Avevano avuto un sacco di contrasti ovviamente, specialmente con Shampoo, ma ne avevano anche passate insieme delle belle. Osservando come nella foto lei e la cinesina si fossero avvinghiate a Ranma, perΓ², Ukyo sospirΓ² ancora.
Soltanto a distanza di mesi aveva potuto finalmente rendersi conto che il suo profondo bisogno di essere amata lβaveva spinta a sviluppare una vera e propria ossessione per Ranmaβ¦ un amore insano e distorto che lβaveva accecata al punto da non accorgersi neanche che ormai aveva finito per considerarlo quasi come un oggetto. Quella scoperta lβaveva atterrita e lβaveva spinta a rimettere in discussione tutto: certo, un enorme affetto e una profonda ammirazione e attrazione per Ranma erano state sempre presenti, ma se lo avesse amato veramente avrebbe dovuto pensare solo alla sua felicitΓ , non cercare di conquistare con la forza un sentimento cosΓ¬ delicato. No, forse quello che aveva sempre creduto di provare non era amoreβ¦era solo unβossessione creata dalla sua immensa solitudine, unita ad una fragile speranza.
Quando unβondata di depressione seguΓ¬ quel pensiero, Ukyo si riscosse e si diede una botta in testa. βDannazione sto iniziando a pensare come Ryoga! Se continuo cosΓ¬ finirΓ² per spazzare via il ristorante con la mia personale versione di quel suo Shi-shi-qualcosaβ, borbottΓ² rimettendo a posto la foto.
Quasi di riflesso, i suoi occhi tornarono allβimmagine che aveva davanti e si soffermarono sullβespressione corrucciata del ragazzo. Dopo il fatidico annuncio del fidanzamento, non lo aveva piΓΉ visto. Deve essere stata molto dura anche per lui pensΓ². Il suo amore per Akane era stato evidente, tenace ed assolutamente senza speranza almeno tanto quanto il suo per Ranmaβ¦ma mentre lei aveva in fondo potuto passare molto tempo con la persona che amava, Ryoga non aveva potuto godere quasi mai di quel privilegio. O cβera Ranma ad impedirglielo oppure era stato il suo disastroso senso dellβorientamento a farlo. Scosse la testa, guardando fuori dalla finestra la neve che aveva iniziato a turbinare contro i vetri.
βSpero che quello stupido abbia trovato un riparo al caldo in una nottataccia come questaβ sospirΓ².
Dietro di lei, P-chan fece un piccolo starnuto e lei si girΓ² verso il maialino. βOh poverinoβ¦ spero di non averti attaccato il raffreddore!β disse avvicinandosi.
Avvertendo che la temperatura della stanza era finalmente risalita, si tolse lo spesso strato di maglioni e la sua consueta casacca da cuoca di okonomiyaki, restando in reggiseno. Quando abbassΓ² gli occhi sul suo piccolo ospite, perΓ² vide che il maialino, incredibilmente rosso, si era voltato dallβaltra parte.
βCaspita, Akane-chan ti ha educato veramente bene! Ma siamo sicuri che non hai la febbre?β disse prendendolo in braccio.
P-chan sembrava decisamente scottare e stranamente continuava a tenere gli occhi chiusi. Ad un certo punto le sembrΓ² anche di vedergli colare una goccia di sudore sulla fronte. Avvertendo un profondo disagio dallβanimaletto, Ukyo lo rimise a terra e si girΓ² verso il suo armadio per prendere lo yukata da notte. βDevo proprio farle i complimenti....β mormorΓ² osservando come il maialino continuasse a darle rispettosamente le spalle.
StarnutΓ¬ ancora un paio di volte e decise che a quel punto un bel bagno caldo era proprio quello che ci voleva. Quando infatti emerse dal vapore del bagno, circa mezzora dopo, si sentiva molto meglio e si mise subito sotto le coperte del futon per conservare il piΓΉ possibile il calore accumulato con la prolungata immersione nellβacqua calda.
OsservΓ² P-chan, che la guardava interrogativamente da un angolo della stanza.
βChe ci fai lΓ¬ tesoro? Non posso farti dormire insieme a me come fa Akane perchΓ¨ ho lβimpressione che a lei darebbe un poβ fastidio, ma la trapunta sopra Γ¨ tutta tuaβ disse mettendosi a sedere e dando un colpetto ad un punto vicino alle sue gambe. βCoraggio, non ti mangio mica!β aggiunse incoraggiante, quando il maialino si mosse ed in modo esitante si accucciΓ² nel punto che gli aveva indicato.
βAww bravo piccinoβ trillΓ² Ukyo, scoppiando a ridere subito dopo al suono ridicolo della sua stessa voce. βTu... razza di...β lo minacciΓ² scherzosamente, agitando un pugno davanti ai suoi occhi. βGuarda come mi hai ridotto con solo qualche ora di convivenza!! Adesso per colpa della tua irresistibile coccolositΓ finirΓ² a sfamare intere colonie di gatti come le vecchiette chiocciando βcome siete carini!β tutto il tempoβ bofonchiΓ² accarezzandolo sulla testa e dietro le orecchie.
βOh bΓ¨...immagino che non sia colpa tua se sei cosΓ¬ carino...bΓ¨, buonanotte P-chanβ disse sbadigliando e spegnendo la luce. βMi mancherΓ non augurarti piΓΉ la buonanotte domani...β mormorΓ², prima di addormentarsi.
Sullo sfondo della camera illuminata dalla tenue luce dei lampioni, una scatola di aspirina giaceva intatta sulla scrivania.
[Modificato da Danieladf 31/10/2023 12:31]