Non sono un grande amante delle Serie, ma ovviamente qualcosina la guardo, oltre alle classiche, e mi sono imbattuto in questa su Netflix, intitolata Makani.
Makanai è una serie del famoso regista Hirokazu Kore’eda e appena l’ho scoperto non ho potuto che guardare tutte le puntate disponibili, scoprendo un lato del Giappone poco conosciuto.
Kiyo e Sumire sono due ragazze sedicenni che vivono a Aomori e il loro sogno è diventare delle Maiko. Finite le scuole decidono così di lasciare le loro case per trasferirsi a Kyoto e intraprendere la scuola per diventare Maiko, vivendo nell’antico quartiere di Gion, in una casa insieme ad altre “sorelle” Geiko e Maiko. L’inizio ovviamente è difficile, il cambiamento radicale delle proprie abitudini, i nuovi incontri e soprattutto l’addestramento sono difficili, ma mentre Sumire dimostra da subito di essere molto portata per quel particolare mondo, Kiyo ha enormi difficoltà arrivando a scoprire che non è adatta a diventare Maiko. Sembra che la promessa che le due amiche si erano fatte, e cioè di diventare Maiko insieme, sia infranta, ma il destino riserva alla dolce e spontanea Kiyo un ruolo diverso ma attinente a quel mondo. Infatti Kiyo diventa la Makanai della casa, cioè la cuoca che deve preparare i piatti per le “sorelle” e per i responsabili della casa di Maiko. Kiyo, grazie agli insegnamenti della nonna, dimostra di essere una incredibile cuoca, perfettamente a suo agio nel tagliare, cucinare, bollire il cibo. Il destino quindi ha donato due percorsi differenti, ma paralleli, a Kiyo e Sumire…
Makanai è una serie Netflix basata sul manga Kiyo in Kyoto di Aiko Koyama e da quello che ho scoperto la serie in live action rispecchia quasi fedelmente l’opera originale.
Makanai mi ha sorpreso per la sua semplicità e dolcezza, ma non poteva essere diverso visto che alla regia c’era Hirokazu Kore’eda. Proprio come nei suoi film, lo scorrere della storia è lento, tranquillo e incentrato sui legami dei personaggi, un legame che fa diventare tanti sconosciuti una unica grande famiglia. Se all’apparenza Kiyo e Sumire sono i personaggi principali, man mano che si va avanti con le puntate si scopre che in realtà tutti sono a loro volta dei “personaggi principali”, perché il regista Kore’eda, che ha anche lavorato sulla sceneggiatura, ha messo in evidenza le vite delle “sorelle”, come per esempio quella di Tsurukoma, di Mr. Ren che è interpretato dal bravissimo Lily Franky, della Maiko Momoko e così via. Tutto comunque ruota intorno a Kiyo, che involontariamente unisce tutti con il cibo che prepara, grazie al suo amore nel cucinare stando attenta alle provenienze regionali delle sorelle e anche parlando al cibo, come una sorta di rispetto in quello che fa. Per tutte le puntate non si danno troppe spiegazioni sul mondo delle Maiko, alcune volte da per scontato alcune nozioni, ma non si sofferma mai troppo, il tema principale è la vita all’interno della casa, e questo l’ho trovato originale e azzeccato. La recitazione di tutti secondo me è stata ottima, sono riusciti a rendere ogni personaggio realistico, intenso e amato. Gli sguardi complici delle sorelle mentre parlano fra loro, le risate, le paure, tutto diventa così reale che Makanai porta lo spettatore dentro la casa, facendolo diventare parte della grande famiglia. Ho scoperta tra l’altro che le musiche sono state composte dalla compositrice, arrangiatrice e produttrice musicale giapponese Yoko Kanno, già autrice per anime come Cowboy Bebop e Wolf’s Rain per citarne alcuni.
Makanai è una serie dolce, intensa, semplice, che regala momenti di gioia, tutto condito da un realismo quasi perfetto. Consigliatissimo.