Un corposo aggiornamento offerto dall'
ANSA:
Donald Trump non è riuscito a chiudere la partita per la nomination in New Hampshire.
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Mentre Haley e Trump sono presi a darsi battaglia, Joe Biden spinge sull'acceleratore della sua campagna elettorale, consapevole che l'ex presidente sta già lavorando dietro le quinte contro di lui. Trump infatti sta facendo pressione sui senatori repubblicani affinché boccino qualsiasi accordo sull'immigrazione, al quale sono legati anche gli aiuti all'Ucraina e Israele. Mitch McConnell, il leader dei conservatori in Senato sostenitore degli aiuti all'Ucraina, ha ammesso in un incontro a porte chiuse come la situazione rappresenti un "dilemma" e sta ora valutando le alternative, fra le quali scomporre il pacchetto in modo da svincolare i migranti e il confine con i fondi all'Ucraina. Il pressing di Trump, motivato dal non voler concedere a Biden alcuna vittoria, non è comunque ben recepito dai senatori perché ritengono che il blocco di un'intesa sarebbe dannoso per il Paese.
Una manovra lontano dai riflettori che non macchia la buona giornata di Biden in Wisconsin per regalarsi un 'giro della vittoria' dopo i dati sul Pil americano del quarto trimestre e del 2023, che hanno mostrato un'economia in corsa, più resiliente delle attese. Un dato che è un'iniezione di fiducia per Biden, convinto da tempo che la sua 'Bidenomics' non sia mai stata adeguatamente apprezzata.
Io non ci credo più di tanto, però spero nella Haley. Trent'anni in meno di Trump e Biden, un atteggiamento relativamente moderato. Sì, mi pare il miglior candidato ancora in corsa per la presidenza.