Plastic Memories

La storia ha luogo in un prossimo futuro in cui l'impiego di androidi simili agli umani è diventato comune. La compagnia SA Corp. produce quindi il modello Giftia, in grado di riprodurre quasi alla perfezione non solo l'aspetto umano ma anche i sentimenti. Questi androidi però hanno una "vita utile" (circa nove anni) limitata e vanno ritirati e dismessi prima di questo momento onde evitare l'insorgere di non meglio identificati problemi...
Tsukasa Mizugaki è un nuovo impiegato della SA addetto al ritiro delle unità veterane e fa coppia con la Giftia Isla, tuttavia...

Si tratta di un anime del 2015 di 13 puntate. Anche questo lo vidi diverso tempo fa e mi è tornato in mente pensando a Planetarian: Hoshi no Hito.
Anche qui uno dei personaggi principali è un androide, ma qui si tratta di una riproduzione quasi perfetta di un essere umano. Se non fosse per la breve durata dei Giftia, infatti, sarebbe facile affezionarsi a robot simili.

Nel complesso è un'opera bellina. All'inizio mostra il particolare lavoro di Tsukasa e degli altri membri dell'ufficio, tutti ben caratterizzati, presentando delle dinamiche abbastanza divertenti tra i personaggi. Nel finale, invece, la storia prende una piega molto commovente, anche se il protagonista non dà l'impressione di impegnarsi al massimo...

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Isla, terminata la sua vita utile, è destinata a perdere irrimediabilmente la memoria. Ovviamente questo non può andar bene per Tsukasa, e mi sarei aspettato che lui facesse qualcosa di più per trasferire i ricordi, conservarli o ricrearli.

Non ho ricordi del comparto tecnico, ma sono abbastanza sicuro di non aver trovato pecche degne di nota.

Anche questo dalla trama mi piace molto.

Ho finito di vedere la serie.
Direi che dal punto di vista sentimentale e drammatico la trovo piuttosto bella, e a tratti commovente.
Dal punto di vista fantascientifico, invece, il tema non è per niente sviluppato.
A parte la presenza dei Giftia e minimi dettagli, il mondo del film è indistinguibile da quello di oggi. Non ci sono neppure androidi o robot di aspetto non umano o forme di automazione intermedie tra uomini e giftia, indistinguibili dagli umani se non per la brevità della vita.
Il senso di costruire robot praticamente umani, distribuirli come persone di affezione e poi ritirarli in un giorno preciso, cancellargli la memoria e cambiare nome e personalità sottraendoli al padrone mi sfugge. La limitazione della vita, e la cancellazione completa delle memorie che non vengono ripristinate neppure parzialmente, mi sembrano una forzatura finalizzata all'aspetto sentimentale della storia; dal punto di vista tecnico sarebbero facilmente evitabili.
Anche il costruire robot che hanno le stesse esigenze fisiche e psicologiche, e le stesse fisime, degli esseri umani, non è credibile: un robot avrebbe senso se svolgesse lavori che gli esseri umani non possono e vogliono fare, mentre nella serie ricoprono ruoli lavorativamente appetibili, alloggiano e mangiano come i normali esseri umani, e sono quasi sempre più simpatici e disponibili degli umani in carne e ossa. Forse saranno pagati di meno, chissà... Insomma, mancano tutti gli aspetti che rendevano così credibili gli androidi di Vivy e Planetarian e i loro mondi.
Nell'assieme ho trovato la serie gradevole e coinvolgente, a patto di limitarsi all'aspetto emotivo e relazionale.