Serie anime in stile steampunk con trama molto articolata, ma...
Arcane
Ambientata a cavallo tra l'utopica Piltover e l'oppressa Zaun nell'universo videoludico di League of Legends, questa serie televisiva è ambientata nel passato e racconta le origini di diversi personaggi, tra cui Jinx, Vi, del misterioso Silco e della creazione della tecnologia Hextech
Pare stia spopolando tra i giovani:
(ANSA) Arcane, perché è la serie più amata dei teenager
Ai ragazzi piacciono trame complesse, i personaggi articolati e con una storia di vita vera alle spalle, fallimenti e traumi inclusi, seppure ambientata in un mondo digitale, artefatto e inventato di sana pianta.
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La serie è ambientata nel mondo dei League of Legends, videogioco multiplayer di successo mondiale, ma è riuscita a trasformarlo in una serie che ha conquistato un pubblico vastissimo di adolescenti, non solo amanti dei videogames e cosplayer. Il pubblico di adolescenti stravede per le sorelle Vi e Power, le protagoniste della storia, ma familiarizzano e tifano anche per le avventure dei numerosissimi altri personaggi che si intrecciano nel racconto. Poi c’entra anche la visione politica della vita di una città cupa e con grandi conflitti sociali, l’aria steampunk (mondo fatto di ingranaggi, con un pizzico di magia) e le eccellenti tecniche di animazione dello sviluppatore Riot Games.
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Anche su animeclik ha un buon voto in questo momento (8,1), però... io non riesco a trovare molto pregevoli i disegni, Power e Heimerdinger (la bestiola pelosa) non mi sono piaciuti per niente, e così, verso il quarto episodio, l'avevo abbandonato. In realtà con un po' di disattenzione ho guardato anche il resto della prima serie e mi pare di aver avuto conferma che la trama è stata imbastita fregandosene della credibilità e puntando tutto a deviare la storia sui binari previsti.
C'è tanto movimento, l'ambientazione è interessante, la trama è articolata e i personaggi numerosi e in genere ben trattati, però in diversi momenti cruciali si comportano in modo assurdo e c'è un tremendo buco di anni in cui non si sa quasi nulla di cosa abbiano fatto Vi e di cosa le fosse passato per la testa nel frattempo.
Insomma, interessante, ma anche irritante per me. Ah, ho trovato odiose anche le finte della regia, che talvolta prende in giro lo spettatore con delle scene false.
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Cominciamo da Heimerdinger. È fermamente contrario alla commistione tra tecnologia e magia, spesso ha delle visioni di un passato infausto, dove presumibilmente la magia ha distrutto mondi o civiltà, ma tutto quello che riesce a dire per fermare Jayce è sostanzialmente "No", "Non bisogna farlo", "Lavora sulla sicurezza, ci risentiamo tra 10 anni".
Ovviamente la sua incapacità di difendere se stesso e le proprie idee daranno il via libera agli studi più pericolosi, e questi porteranno alla tragedia che si intravede nel finale di stagione.
Power. In realtà, la colpa principale è di Vi, che se la porta dietro in una missione troppo rischiosa. Comunque la piccola è un personaggio assurdo: dotata di una intelligenza viva e strabiliante, trova il modo di creare un'arma potentissima, assalta da sola la roccaforte nemica e poi fa la cavolata più grande della sua vita: sapeva bene quali esplosioni potessero provocare i cristalli blu, ma lei ne mette ben tre sul suo giocattolo e indirizza questo davanti a quelli che vorrebbe salvare. Davvero geniale...
A seguire un'altra tragica coincidenza: Power e Vi si incontrano proprio nell'unico punto che circonda il rifugio di Silco in cui tutti sembrano essere attirati. Almeno Power (che non si sa come sia sopravvissuta alla caduta) avrebbe dovuto o potuto scegliere una strada diversa e incontrare la sorella quanto questa si fosse calmata un po', e invece no: lei viene comprensibilmente rifiutata da Vi e poi inspiegabilmente adottata da Silco.
Posso capire che la bambina fosse distrutta dai sensi di colpa, ma da qui ad amare (anche se in modo contorto) l'uomo che aveva cercato di uccidere tutti i suoi amici...
Ci sarebbe anche Vander, che dopo aver visto morire due dei suoi ragazzi, trova ancora difficile frantumare la testa di Silco. Doveva farlo per istinto, senza perdersi in commoventi ricordi fin troppo fuoriluogo nella carneficina che s'era venuta a creare, tantopiù che non aveva scelta se voleva salvare la città la sotterranea.
Silco e l'adozione. La bambina che decide consolare è la stessa che gli ha distrutto la fabbrica e ucciso diversi dei suoi uomini: avrebbe avuto molti più motivi per sbarazzarsene, e difatti, alla fine, gli sarebbe convenuto...
E adesso il buco temporale di Vi: da quel tragico giorno, mentre Power diventa Jinx, lei sparisce nel nulla e sembra perdere ogni contatto con il mondo sotterraneo, tanto da non sapere dove sia finita la sorellina. Come sia stato possibile tutto questo, io non l'ho capito.
Le tristi coincidenze non sono ancora finite, perché Power avrebbe la possibilità di redimersi se solo i ragazzini suoi nemici non avessero deciso di portarsi via Vi proprio quando le due sorelle si erano appena riviste, dopo anni di separazione. Questo colpo di scena mi aveva fatto venir voglia di spegnere la TV, perché non stava né né in cielo né in terra che quella gente armata di skateboard arrivasse proprio in quel momento e neppure che questi si salvassero dalla mitragliatrice di Jinx/Power.
Della seconda parte della stagione, le cose che mi hanno fatto storcere il naso sono state:
- Jinx che con un gioco di abilità toglie la sferetta magica dal suo ingombrantissimo contenitore, una furbizia che mi è parsa eccessiva.
- Jinx si sacrifica facendo esplodere uno dei suoi ordigni pur di consegnare la sferetta magica a Silco (sebbene già allora dovesse essere parecchio instabile), ma incredibilmente né lei né il ragazzo di carnagione scura ci restano secchi.
- il rapimento di Caitlyn, perché lei viene mostrata legata e imbavagliata, ma io sarei stato curioso di vedere come Jinx (fin troppo brava e in questa occasione) l'abbia contrabbandata dalla città di sopra.