Beh, a me è piaciuto principalmente il personaggio di Chizuru, la vera protagonista della storia anche se vista e raccontata dal punto di vista di Kazuya. E' così abile a recitare che non si capisce se in qualche momento è autentica o ha cambiato la parte. Resto ancora a chiedermi cosa pensasse veramente di lui.
Inoltre mi ha colpito il tema delle complicazioni che possono crearsi a proposito di questo lavoro di fidanzata a ore, che sono paragonabili a quelle di una prostituta d'alto bordo anche se non vengono svolti atti sessuali di alcun tipo.
A dispetto di questa differenza, il lavoro di fidanzata a ore presenta degli aspetti tossici che la storia illustra piuttosto bene: durante l'incontro col cliente, la signorina finge un affetto di facciata, mentre al difuori degli incontri vige un innaturale divieto di avere anche i più banali rapporti, come il riconoscersi o il parlare da normali compagni di studio o vicini di casa, per non parlare dell'amicizia. Questo, ovviamente, ha la sua logica che protegge l'agenzia dal rischio di essere scavalcata e perdere la sua percentuale, o anche di essere scambiata per o essere coinvolta in un giro di prostituzione vera; in altre circostanze, protegge le lavoratrici da attenzioni insistenti e non desiderate di ex clienti. Nonostante la loro utilità, queste regole creano una situazione ancora più innaturale nella vita privata che sul lavoro.
Un altro aspetto è la stimmata sociale che questo lavoro comporta, non forte come nel caso delle prostitute ma paragonabile; Chizuru non vuol far sapere in giro, soprattutto alla nonna, del suo lavoro; è chiaro che, indipendentemente dal suo giusto vanto sulla qualità che offre, se ne vergogna. Del resto, da come parlano le nonne, è chiaro che per loro le fidanzate a ore sono delle mezze prostitute.
Tenendo conto di tutto ciò, il fatto che facciano o meno sesso coi clienti è solo un dettaglio.
Vediamola ora dal punto di vista del cliente. Che motivazione può avere uno a pagare per una ragazza tanto carina che però resta carina solo durante l'incontro, e dopo finge di non conoscerlo? Magari qualcuno direbbe che lo fa per divertirsi qualche ora, ma non mi convince. Mi è sembrato piuttosto che il cliente voglia soprattutto ostentare il suo successo fasullo con una bella ragazza con i conoscenti. Naturalmente questa bugia, come quasi tutte, ha le gambe corte, e la storia lo illustra bene.
Certo, la serie ha anche dei difetti. Uno è il cambiamento dello stile di disegno in funzione dello stato d'animo, una cosa che mi ha sempre dato fastidio perchè copre l'incapacità di trasmettere le stesse sensazioni con la mimica, i toni di voce o altri aspetti recitativi. Pazienza, è uno stile giapponese.
Mi ha disturbato la caratterizzazione dei genitori di Kazuya: non posso dire che sia carente, ma piuttosto che sia una caratterizzazione da non-persone. La madre è l'unico personaggio del cartone a essere disegnato con dei puntoni neri al posto degli occhi, capace solo di dire 'Il pranzo è pronto' o cose simili; il padre è una nullità che legge il giornale protetto da occhiali caricaturali quando ha tutti gli altri attorno. Come si fa a screditare così i genitori del protagonista?
Per altri personaggi, posso dire che sono troppo poco sviluppati, e avrebbero meritato di più, soprattutto le altre ragazze a noleggio che avrebbero potuto in qualche modo completare il quadro delle regole e della casistica di quel discutibile lavoro.