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Una misteriosa scomparsa

Ultimo Aggiornamento: 28/06/2020 13:05
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Registrato il: 31/03/2006
Sesso: Femminile
Grado Massimo!
27/06/2020 23:55

Oggi giravo per intenet, guardando video su youtube e leggendo articoli, giusto per passare un po' il tempo... quando mi sono imbattuta nel caso delle due ragazze olandesi scomparse a Panama nel 2014.


Kris aveva 21 anni e Lisanne 22. Il 15 Marzo 2014 partirono con un volo da Amsterdam per il Costa Rica e da lì raggiunsero Bocas del Toro a Panama.

Il 30 girarono un po’ per la città ma si dedicarono soprattutto a pianificare le escursioni. Il 1 Aprile partirono dalla casa di Boquete Alto dove erano ospiti, in compagnia di Azul, il cane della famiglia. Avevano intenzione di percorrere il sentiero “El Pianista”, fino al punto panoramico “El Mirador” attraverso la giungla, e tornare indietro. Avrebbero dovuto impiegare al massimo 3 ore per raggiungere la sommità e altrettante per tornare indietro. Partirono vestite leggere e con un solo zainetto con dentro passaporti, circa 80 dollari, una reflex digitale i loro telefoni, una bottiglia d’acqua e costumi da bagno.
Raggiunsero El Mirador alle 13 ma non tornarono indietro come previsto:avevano controllato il sentiero su internet il giorno prima e si erano innamorate di una cascata nella fitta giungla: volevano raggiungerla. Mentre il Sentiero “El Pianista” è ben conosciuto, ben segnalato e facile, dopo El Mirador il terreno diventa infido e pericoloso e perfino la tribù locale degli Ngobe difficilmente vi si avventura nella stagione delle piogge.

In nottata fece ritorno a casa il cane Azul, ma delle giovani nessuna traccia. Fino alle 13, ovvero quando si erano incamminate oltre il punto di El Mirador, avevano messaggiato regolarmente con i loro familiari in Olanda e postato su Facebook, ma da allora più niente… il 3 iniziarono le ricerche da parte delle Autorità Locali ma delle due nessuna traccia.10 settimane dopo una donna appartenente alla tribù degli Ngobe trovò lo zainetto delle ragazze in una risaia lungo le sponde del fiume Culebra. Il punto dove fu trovato lo zainetto si trovava a circa 8 ore di cammino Era così difficile arrivare sul posto che la Polizia raccolse lo zainetto issandolo su un elicottero, e ipotizzò immediatamente che fosse stato trascinato fin lì dalle acque del fiume, ma la donna era sicura che non ci fosse stato fino a quel giorno e nelle settimane precedenti si erano abbattute sulla zona piogge fortissime; ma quello zaino era asciutto ed in perfette condizioni, Anche tutti gli oggetti erano in perfette condizioni. Dalle analisi risultarono 13 impronte digitali sullo zaino, 12 sui telefoni e soprattutto 6 impronte appartenenti ad altrettante persone diverse sui reggiseni. Non si sa se e come le Autorità panamensi abbiano indagato su queste impronte: se lo hanno fatto non hanno mai reso pubblici i risultati delle analisi.
Nello stesso giorno furono ritrovati dagli Ngobe anche gli shorts di Kris: dissero che erano allacciati, perfettamente piegati e posti su una roccia vicina al fiume. Erano in perfette condizioni e anche loro asciutti e puliti.

A quel punto si analizzarono i due telefoni e si scoprì che le due ragazze avevano chiamato con l’IPhone di Kris il 112 alle 16:39 del 1 Aprile e fatto un secondo tentativo con il Samsung di Lisanne alle 16:51 ma non c’era campo. Le ragazze avevano passato il punto di El Mirador, oltre il quale è sconsigliatissimo avventurarsi, poco dopo le 13. Dopo quel tentativo di contattare i soccorsi le giovani spensero i loro smartphone e li riaccesero soltanto 14 ore dopo: alle 6:58 del 2 Aprile il Samsung provò di nuovo a connettersi con il 112 e ci riuscì, ma la connessione resse soltanto per due secondi e quella fu l’unica volta in cui uno dei due apparecchi riuscì a trovare campo. Alle 10:53 ci fu un nuovo tentativo con quel telefono sia verso il 112 che verso il 911 ma ancora senza risultati. Il Samsung venne spento e, durante quel 2 Aprile, le ragazze tentarono nuovamente una telefonata al 112 utilizzando l’iPhone di Kris alle 18:14. Il 3 Aprile ci fu l’ultimo tentativo di chiamata, stavolta verso il 911 e con l’iPhone e sempre senza risultato; da allora le ragazze non provarono più ad effettuare chiamate di emergenza, ma accesero regolarmente i loro telefoni in cerca di segnale, sempre senza trovare campo.
La batteria del Samsung Galaxy III di Lisanne “morì” alle 5:56 del 5 Aprile, il quinto giorno della loro scomparsa. Alle 10:50 dello stesso giorno ci fu l’ultima ricerca di segnale da parte dell’IPhone con sblocco del telefono tramite PIN (che era 0556) come era sempre stato fatto fino ad allora, poi alle 13:37 senza sbloccarlo e il 6 Aprile due tentativi alle 10:26 ed alle 13:37 con PIN errati. Il dispositivo fu lasciato spento fino all’11 Aprile con un ultimo tentativo di accesso con PIN errato alle 10:51 e lasciato acceso fino alle 11:56, quando fu disattivato per l’ultima volta, e mai più riacceso. Secondo alcuni blogger che si sono occupati del caso ci sarebbero stati ben 77 tentativi di accedere all’iPhone tra il 7 ed il 10 Aprile e secondo altri 80 tentativi di chiamata di soccorso.

La Canon, che in teoria aveva passato 10 settimane nella giungla durante la stagione delle piogge e pure in un fiume, era in perfette condizioni. Fu trovata CON LA BATTERIA ANCORA CARICA e con 133 foto in memoria.

133 foto numerate consecutivamente con solo un’immagine mancante. Quel 1 Aprile Lisanne e Kris scattarono in totale 30 fotografie: immagini delle ragazze alle prese con il sentiero, solari e sorridenti. Nella memory card non ci sono altre foto...PRIMA DELLE ANGOSCIANTI 90 IMMAGINI SCATTATE NELLA NOTTE DELL’8 APRILE, OVVERO BEN 7 GIORNI DOPO (...ma tra le 30 foto diurne del 1 Aprile e quella disturbante serie di foto notturne di ben 7 giorni dopo c’è un file, il numero 509, che manca. Lo hanno scoperto gli esperti olandesi che hanno a lungo lavorato sulla scheda di memoria della Canon: è l’unica immagine (o video) che è stato cancellato!!!! Il file 509 non ha lasciato tracce di sé e questo risulta davvero strano. se le ragazze avessero cancellato la foto di loro spontanea volontà gli esperti sarebbero riusciti a ritrovarla senza grandi problemi ...Il team forense olandese è giunto alla conclusione che quel file è stato cancellato connettendo la Canon ad un computer, e questo le ragazze non avrebbero potuto farlo.

Se volete approfondire la storia e vedere le foto: fonte



28/06/2020 13:05

ricordo. caso emblematico. purtroppo sono state vittime della tratta del traffico degli organi.
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