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Bullismo

Ultimo Aggiornamento: 13/07/2020 01:01
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02/07/2020 20:59

Alle medie e alle elementari non ho mai avuto problemi, andavo d'accordo con tutti.
In seconda superiore c'erano un paio i compagni di classe che mi prendevano di mira per i classici motivi, perché ero introverso,timido e prendevo bei voti. Ma alla fine erano solo prese in giro verbali, io sono sempre stato indifferente e alla fine ci ha pensato il karma, infatti quei due sono stati entrambi bocciati in quell'anno e poi hanno cambiato scuola.
Fortunatamente in classe avevo 2/3 amici che mi hanno chiesto di dirgli se mi serviva aiuto. Negli anni successivi invece non ho più avuto problemi, avevo un mio compagno che veniva punzecchiato di tanto in tanto, ma essendo anche io suo amico quando qualche pallone gonfiato superava il limite allora intervenivo insieme ad altri miei compagni per farli smettere.
[Modificato da Mokichi 02/07/2020 20:59]
03/07/2020 02:14

brutto affare.la prevaricazione ed il bullismo ci sono sempre stati.
io sono stato un bullo che faceva scherzi ai professori tipo pierino, i film con Alvaro Vitali.
ma non me la prendevo con nessun compagno, si rideva e si scherzava..sì, qualche nota sul registro e sospensioni le ho avute..altri tempi comunque. i professori sembravano usciti da qualche commedia all'italiana, tipo quelle caciarone con lino banfi e gloria guida :D

Ho notato il cambiamento quando taaaaaaaaaaaanti anni fa fui chiamato come supplente in alcuni istituti superiori. un clima da guerra fredda. io comunque diedi una mano alle classi dove insegnavo.l'insegnante di ruolo aveva avuto un incidente, io accettai perchè ero disposto a trasferirmi. la paga era minima e misera, appena coprivo le mie spese personali. comunque gli studenti erano veramente dei -demoni- io davo loro del Lei facendo un gentlemen aggrement,e loro ci stavano...dando il giusto rispetto s'impegnavano.
e qualche collega di ruolo mi reguardiva dicendo che familiarizzavo troppo, sostenendo anche che ero giovane. ed inesperto. io rispondevo che non erano asini da frustare, ma giovani da comprendere.

quando me ne sono andato perchè avevo trovato un altro impiego..i ragazzi si disperarono. ed ovviamente tutto è andato in malora. il vecchio prof di ruolo cestinò tutto la mia roba fatta nel programma..scattò la ribellione. comunque non era più affar mio, rimasi in contatto con qualche studente, mi raccontarono che ci furono vandalismi, occupazioni dell'istituto, un macello..poi persi tutti di vista. la vita continua..altro giro, altra corsa ;)


storie di bullismo c'erano, ma non nelle mie ore. io ne ho richiamati qualcuno..ma non c'è peggior sordo di chi non vuol ascoltare.comunque riuscivo a tenerli.mi vedevano come un loro pari che aveva studiato più di loro...

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03/07/2020 06:39

Questi topic così delicati possono essere dei buoni raccoglitori d'emozioni.

Quando ero piccolino, elementari soprattutto, i maestri che avevo erano i primi a considerarmi uno strambo, quindi non degno di atteggiamenti positivi. Arrivarono a dire alla mia mamma (santa donna) che avevo bisogno dell'insegnante di sostegno perchè non ero in grado di capire...mi piaceva studiare e in fase d'interrogazioni o verifiche prendevo sempre ottimi voti ma non ascoltavo le lezioni, ritenendoli molto noiosi, quindi quando mi facevano domande non sapevo rispondere e facevo scena muta. Giustamente mamma li ha mandati garbatamente
Testo nascosto - clicca qui
ma in sostanza la prima esperienza di bullismo l'ho avuta proprio da parte di chi dovrebbe fare dell'educazione un must, visto che ogni volta che m'incrociavano nei corridoi speravano sparissi (vai a capire...). Vedendo in ogni caso la mancanza di rispetto degli "adulti" nei miei confronti, anche i compagni di classe videro come naturale prendermi in giro tutto il giorno, in quei modi un po bastardi come solo i bambini sanno essere.
La situazione durò fino alle medie dato che i compagni di classe erano sempre gli stessi, con l'aggravante dell'adolescenza galoppante (quindi esuberanza fisica, oltre che verbale).
Alle superiori tutto cambiò perchè scelsi appositamente un indirizzo diverso dagli altri. I successivi 5 anni sono trascorsi relativamente tranquilli...solo il primo anno sono stato preso di mira da alcuni di quinta ma ci si vedeva solo nei corridoi per pochi minuti quindi era ampiamente sopportabile.

In seguito non ho più avuto nessun episodio spiacevole da questo punto di vista e nell'esercito m'hanno insegnato a restituire al mittente gli schiaffi che ricevevo 😆
[Modificato da Diegus Power 03/07/2020 06:45]



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03/07/2020 12:08

Non ricordo quasi nulla delle medie perchè sono stati gli anni scolastici peggiori della mia vita. In quel periodo sono stata vittima di bullismo durante una gita, anche se ci ho impiegato del tempo per realizzarlo. Non avevo nessun amico in classe, quindi il dover stare in camera con altre 3 compagne non mi entusiasmava. Una sera, mentre ero rimasta sola in camera entrarono due di loro. Una mi bloccò ai polsi e l'altra mi mise il lucidalabbra. All'epoca non amavo truccarmi e vestirmi in modo femminile. Quando finalmente mi liberarono, mi chiusi in bagno e le sentivo ridire con soddisfazione.
Sempre durante questa gita, durante un pranzo capitai seduta vicino ad una di loro e per tutto il tempo tenne le sue gambe stese sulle mie.
La stessa persona, in classe, mi riempì i capelli di brillantini durante una lezione.



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03/07/2020 15:42

Ho letto tutte le vostre esperienze, mi ritrovo in molto di quello che avete passato...
Scusate se sarà un post un po lungo.

Anche io sono stata vittima di bullismo per 4 anni.
Tutto è iniziato quando mi sono trasferita in paese, in quinta elementare.
Il trasferimento fu traumatico perchè ero molto legata ai compagni delle elementari e non ebbi occasione di salutarli, quando entrai in quinta ero quella "nuova" e non riuscivo a fare amicizia con nessuno, inizia anche ad assumere comportamenti particolari; mi attaccavo eccessivamente agli oggetti (tipo non volevo assolutamente spostarmi dal banco, o dal mio posto a sedere, cosa che mi causava crisi di pianto, mal di stomaco ecc...) e non mi sorprende che tutti mi videro come quella un po strana.

In quella stessa classe conobbi un coetaneo che poi mi tormentò anche i 3 anni successivi, visto che ci ritrovammo insieme alle medie.
Ogni giorno era un incubo, mi svegliavo ogni mattina desiderando di non andare a scuola e che tutto finisse. Cerbottane, nomignoli a non finire, i compagni che facevano a gruppo e ridevano di me, le compagne femmine invece mi prendevano in giro per il mio aspetto. Mi piaceva disegnare e quindi stavo per conto mio, anche perchè quando ci provavo sembrava che le mie risposte fossero sempre sbagliate, tutti mi chiedevano perchè "non vestissi in un certo modo" (sono sempre stata un po lenta e se le ragazze alle medie già pensavano ai ragazzi io ancora pensavo ai cartoni animati e inventavo storie da disegnare)o "non facessi cose alla moda". Qualunque cosa facessi per mostrare me stessa veniva catalogata come "stramba".

Riuscii anche a nascondere tutto ai miei genitori perchè mi vergognavo di me stessa, ma poi un giorno durante una ricreazione i compagni mi lanciarono un astuccio con dentro una pinzatrice in piena faccia, spaccandomi il labbro. Mia madre così venne a sapere di cosa succedeva, e da allora le cose un po peggiorarono perchè in classe mi prendevano in giro per aver detto tutto in casa, perchè "mi nascondevo dietro mia madre".
Alla fine de secondo anno sono arrivata al limite e con quel coetaneo che guidava gli altri ci siamo letteralmente pestati. Lui aveva una situazione famigliare particolare e per questo i professori mi dicevano che dovevo essere comprensiva e perdonarlo. Da un lato a volte mi davano man forte dicendo che "avevo buone ragioni per reagire" ma dall'altro non sembravano avere coscienza della situazione.
C'erano alcuni compagni che non collaboravano, ma erano una minima parte, però devo dire che mi ricordo di loro.

Lasciare le medie fu una liberazione, però ancora mi porto dietro molti problemi relazionali e provo molto disagio in contesti di gruppo. Non provo però rabbia o risentimento...Vedo le cose da un altro punto di vista, diciamo che capisco me stessa e capisco un po anche chi mi circondava all'epoca.
Ma questo non è per giustificare certi comportamenti, secondo me chi subisce questo tipo di situazioni si porta dietro una serie di convinzioni negative su se stesso e deve combatterci tutta la vita. Poi c'è chi reagisce meglio e chi peggio... Ma sono esperienze orribili e detesto quando si cerca di idealizzarle, anche perchè spesso lo vedo fare per clickbait da giornali e articoli.

Per l'appunto, l'esplosione dei media fu relativamente recente per i miei standard, per me fu una cosa abbastanza comica, in internet se ne parla per puro interesse (ovvero fare visualizzazioni e creare discussioni nelle pagine ) ma il problema è ben lontano dall'essere risolto.
Sono certa che al giorno d'oggi i genitori siano più informati... Questo sì... Ma credo che il bullismo si sia solo evoluto ANCHE attraverso mezzi digitali, e non certamente diminuito.
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03/07/2020 15:57

Re:
MittyMitty, 03/07/2020 12:08:

Non ricordo quasi nulla delle medie perchè sono stati gli anni scolastici peggiori della mia vita. In quel periodo sono stata vittima di bullismo durante una gita, anche se ci ho impiegato del tempo per realizzarlo. Non avevo nessun amico in classe, quindi il dover stare in camera con altre 3 compagne non mi entusiasmava. Una sera, mentre ero rimasta sola in camera entrarono due di loro. Una mi bloccò ai polsi e l'altra mi mise il lucidalabbra. All'epoca non amavo truccarmi e vestirmi in modo femminile. Quando finalmente mi liberarono, mi chiusi in bagno e le sentivo ridire con soddisfazione.
Sempre durante questa gita, durante un pranzo capitai seduta vicino ad una di loro e per tutto il tempo tenne le sue gambe stese sulle mie.
La stessa persona, in classe, mi riempì i capelli di brillantini durante una lezione.



Mi dispiace molto che tu abbia passato questa esperienza... Capisco bene il cercare di dimenticare un brutto periodo... Capisco anche cosa significa rivalutare a posteriori azioni e parole dette da persone che sembrano amiche o complici. Credo che a volte le persone abbiano in testa degli stereotipi cretini (tristemente non solo ragazzini ma anche adulti), del tipo "una ragazza deve truccarsi/vestirsi in un certo modo ecc" e se sono di mentalità molto chiusa non accettano chi non rientra dentro certi standard e va un po dove si sente. Quel che sembra diverso anche in minima parte sembra un pericolo per alcune persone, e in reazione hanno comportamenti beceri come quello che hanno fatto a te. Questa cosa non l'ho mai capita perchè ho sempre trovato più interessanti le persone che si mostravano per quel che sono anche a costo di non piacere, ma è anche una posizione scomoda che richiede coraggio. Spero solo che tu non pensi che ci sia stato qualcosa di sbagliato in te all'epoca, la gente a volte è cretina Mitty, probabilmente queste ragazzine, se hanno sviluppato materia grigia, si vergognano e si pentono di quel che ti hanno fatto. [SM=x132415]
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03/07/2020 16:05

Re:
Davide, 26/05/2018 01:58:

Io sono stato menato alle medie (ma nemmeno troppo: graffi sul collo e un pugno su un orecchio) e ho subito mobbing dai professori e compagni al liceo per via delle troppe assenze.
La cosa che mi ha stupito al tempo è che spesso le persone violente venivano considerate "speciali" e quindi tutelate maggiormente rispetto alle vittime, attitudine poi ripresa dalla giustizia italiana che punta più al reinserimento sociale che alla retribuzione (della pena).
Ero talmente abituato al bullismo e al mobbing scolastico che quando i media hanno cominciato a demonizzarli mi sono un po' stupito perché per me era la totale normalità. [SM=g27827]
Posso dire che siete stati relativamente fortunati.
Adesso le cose sono molto cambiate e a mio avviso spesso è una caccia alle streghe.
Cosa scatta quando il bullismo prende piede? Semplicemente questo: prese individualmente le persone sono assennate, ma in gruppi in cui si sviluppa un'identità astratta dalla realtà circostante tendono a perdere la ragione e spesso vince la logica del branco.




Mi dispiace molto...Anche a me capitò qualcosa di simile a quel che descrivi, il coetaneo che mi prendeva più di mira viveva a quanto pare in una situazione familiare difficile, i professori spesso mi dissero che dovevo essere comprensiva e perdonare i suoi comportamenti.
Io così non mi sentivo capita e sentivo che quello che provavo era una vergogna e "meno" rispetto al dolore di chi mi tormentava.

Sicuramente questo mio coetaneo stava male a casa, ma credo che i professori e in generale la scuola debba imparare che i disagi e i problemi degli alunni hanno tutti valore, sono diversi, ci sono situazioni e situazioni, ma tutti meritano ascolto e accettazione e non vanno messi su un piatto della bilancia in cui uno soffre di più e uno meno. Ovviamente è un discorso molto complesso e non presumo di avere risposte, però sicuamente io metterei una sorta di supporto psicologico per studenti e famiglie integrato nella scuola.
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03/07/2020 16:10

Re:
Diegus Power, 03/07/2020 06:39:

Questi topic così delicati possono essere dei buoni raccoglitori d'emozioni.

Quando ero piccolino, elementari soprattutto, i maestri che avevo erano i primi a considerarmi uno strambo, quindi non degno di atteggiamenti positivi. Arrivarono a dire alla mia mamma (santa donna) che avevo bisogno dell'insegnante di sostegno perchè non ero in grado di capire...mi piaceva studiare e in fase d'interrogazioni o verifiche prendevo sempre ottimi voti ma non ascoltavo le lezioni, ritenendoli molto noiosi, quindi quando mi facevano domande non sapevo rispondere e facevo scena muta. Giustamente mamma li ha mandati garbatamente
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ma in sostanza la prima esperienza di bullismo l'ho avuta proprio da parte di chi dovrebbe fare dell'educazione un must, visto che ogni volta che m'incrociavano nei corridoi speravano sparissi (vai a capire...). Vedendo in ogni caso la mancanza di rispetto degli "adulti" nei miei confronti, anche i compagni di classe videro come naturale prendermi in giro tutto il giorno, in quei modi un po bastardi come solo i bambini sanno essere.
La situazione durò fino alle medie dato che i compagni di classe erano sempre gli stessi, con l'aggravante dell'adolescenza galoppante (quindi esuberanza fisica, oltre che verbale).
Alle superiori tutto cambiò perchè scelsi appositamente un indirizzo diverso dagli altri. I successivi 5 anni sono trascorsi relativamente tranquilli...solo il primo anno sono stato preso di mira da alcuni di quinta ma ci si vedeva solo nei corridoi per pochi minuti quindi era ampiamente sopportabile.

In seguito non ho più avuto nessun episodio spiacevole da questo punto di vista e nell'esercito m'hanno insegnato a restituire al mittente gli schiaffi che ricevevo 😆



Mi hai fatto ricordare che qualcosa di simile capitò anche a me, un insegnante disse a mia madre che ero una deficiente perchè non riuscivo a prendere voti decenti nella sua materia. Io ero semplicemente una che stava con la testa fra le nuvole, voleva solo disegnare e si annoiava a scuola, ma quell'episodio portò un litigio tra mia madre e quest'insegnante che ovviamente non passò inosservato. In seguito riuscii a recuperare la materia che mi aveva dato questo titolo, ma in classe era abbastanza risaputo che ero lenta dal punto di vista di questa prof, e questo contribuì a motivare episodi di bullismo e soprannomi dementi. Io stessa mi percepico come "meno intelligente di altri". Tutto bellissimo, comunque si, ridiamoci sopra che è meglio. 😅
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03/07/2020 16:12

Re:
Mokichi., 02/07/2020 20:59:

Alle medie e alle elementari non ho mai avuto problemi, andavo d'accordo con tutti.
In seconda superiore c'erano un paio i compagni di classe che mi prendevano di mira per i classici motivi, perché ero introverso,timido e prendevo bei voti. Ma alla fine erano solo prese in giro verbali, io sono sempre stato indifferente e alla fine ci ha pensato il karma, infatti quei due sono stati entrambi bocciati in quell'anno e poi hanno cambiato scuola.
Fortunatamente in classe avevo 2/3 amici che mi hanno chiesto di dirgli se mi serviva aiuto. Negli anni successivi invece non ho più avuto problemi, avevo un mio compagno che veniva punzecchiato di tanto in tanto, ma essendo anche io suo amico quando qualche pallone gonfiato superava il limite allora intervenivo insieme ad altri miei compagni per farli smettere.



In un certo senso invidio il modo in cui hai saputo reagire, era quello che cercavo disperatamente di fare anch'io, essere indifferente, ma in realtà mi illudevo di farlo e somatizzavo tutto il malessere e poi stavo male di stomaco... E anzi ti fa onore essere intervenuto in favore del tuo amico.
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Re:
_Ren, 03/07/2020 15:42:

H

Ma questo non è per giustificare certi comportamenti, secondo me chi subisce questo tipo di situazioni si porta dietro una serie di convinzioni negative su se stesso e deve combatterci tutta la vita. Poi c'è chi reagisce meglio e chi peggio... Ma sono esperienze orribili e detesto quando si cerca di idealizzarle, anche perchè spesso lo vedo fare per clickbait da giornali e articoli.





Per quanto la mia esperienza non sia nulla in confronto alla tua o ad altre, mi ha comunque segnato nel carattere.
Dopo quello che mi è successo mi sono chiuso molto verso le altre persone, a eccezione dei miei amici o familiari più stretti. Ancora oggi per me è difficilissimo entrare in confidenza con una persona che conosco "da solo", che non mi sia stata presentata da amici, ma anche in quel caso mi ci vogliono comunque dei mesi.
Trovarmi in mezzo a gruppi di persone dove non conosco nessuno è come andare al patibolo.
Già di mio avevo avuto uno "shock sociale" nel passaggio da medie a superiori, nel senso che nel giro di pochi mesi mi sono ritrovato, al posto di compagni che parlavano di calcio o di playstation, a compagni che si credevano adulti e che pensavano alla discoteca,all'alcol e parlavano di ragazze come animali in calore.
Se avessi avuto un'esperienza più grave non so come avrei reagito.

_Ren, 03/07/2020 16:12:



In un certo senso invidio il modo in cui hai saputo reagire, era quello che cercavo disperatamente di fare anch'io, essere indifferente, ma in realtà mi illudevo di farlo e somatizzavo tutto il malessere e poi stavo male di stomaco... E anzi ti fa onore essere intervenuto in favore del tuo amico.



Ancora oggi ci ripenso, sul come ho fatto a non farmi trascinare giù. Credo sia stato il fatto di avere degli amici con cui distrarmi, perché non mi sono mai trovato veramente da solo.
Se mi fossi trovato in una situazione come la tua avrei combinato ben poco.
[Modificato da Mokichi 03/07/2020 16:22]
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