Davide, 20/12/2018 19.16:
Sì, ma c'è una piccola differenza.
Mentre L è chiaramente un Asperger con attitudini abbastanza buone (al massimo lo infastidisce perdere e ha metodi non del tutto consoni), Light parte da un grave disturbo narcisistico della personalità (che può portare a delitti, vedi Erika De Nardo) e sfocia in un delirio psicotico.
Quindi la tua analisi è vera, ma dev'essere anche rapportata alla mente dei personaggi: come dice Near, Light non è nient'altro che un serial killer perché si fa soggiogare dal potere dello Shinigami, non opera per il bene e nemmeno per ciò che crede sia il bene, ma per se stesso.
Secondo me quello che dice Near è in esatto non credo sia stato il potere dello Shinigami a corromperlo, se ricordi nella prima puntata Ryuk si stupisce per quanti nomi abbia scritto Light in una settimana. Io credo che nella sua mente malata aggisse per il bene secondo me nessuno aggisce consapevole di fare male, io credo che nella mente malata (non metto in dubbio che fosse folle) lui stesse realmente facendo il bene del umanita. Ora detto questo è ovvio che reputo le su azioni cattive.
Una riflessione finale io credo che tutta la storia sia una metafora per la pena di morte,
e quindi secondo questa mia idea nessuno dei due può essere il buono o il cattivo perché Light secondo me rappresenta quel concetto quindi benché io lo reputi sbagliato so che in alcuni paesi viene agito come se fosse giusto. (non so se è effettivamente così dato che oltre che guardare e leggere il manga non ho mai sentito interviste del autrice) quindi credo che la natura dei personaggi non si possa semplicemente classificare come buona o cattiva ma bisogna analizzarla in un ottica più complessa.
Anche se apprezzo il fatto che tu abbia analizzato la cosa in modo psicologico.
[Modificato da Cricri95-95 21/12/2018 09:34]