Ri-edizione del famoso cacciatore di vampiri “D”, un hunter nominato damphir, cioè un essere metà uomo e metà vampiro. Proprio come il primo film che ho recensito, questo lungometraggio si dipana in un futuro lontanissimo, dove il pianeta terra è piombato in una strana epoca che mischia medioevo e alta tecnologia. La natura stenta a ritornare in vita e gli uomini cercano di sopravvivere difendendosi dagli attacchi dei vampiri che per centinaia di anni hanno dominato la terra, saccheggiando e uccidendo indiscriminatamente. Il cacciatore di vampiri “D” viene assoldato da un ricco proprietario terriero per salvare la propria figlia, rapita da un grande vampiro. “D” accetta, raddoppiando la taglia, e incomincia un inseguimento senza sosta, con il rischio anche lui di morire sotto il sole cocente, lo sopporta ma non può esporsi troppo. “D” scopre che però non è il solo ad inseguire la carrozza del vampiro, con lui c’è un gruppo di vampire hunter che vogliono mettere mano alla ricompensa utilizzando ogni metodo conosciuto possibile. Purtroppo però a difendere durante il giorno il vampiro e la ragazza rapita ci sono dei demoni dai poteri soprannaturali, i Bararoli. Questa strana razza è un miscuglio di demoni ed essere umani, ognuno a poteri particolari e sono i combattenti più tenaci che ci sono in circolazione dopo i vampiri. Quindi il recupero della ragazza è un’impresa ardua e quasi impossibile, sopratutto per il fatto che la carrozza del vampiro è diretto verso un castello famoso per la sua regina sanguinaria, Chayte, donna vampira conosciuta per le sue efferatezze.
Dopo aver sentito parlare di questo nuovo film su Vampire Hunter D finalmente ho avuto la possibilità di vederlo grazie al canale Man-ga, che ogni tanto regala qualche lungometraggio. La prima impressione non era delle migliori, mi sembrava il classico filmetto sui vampiri, tante battaglie e pochi approfondimenti, con classici cliché sulla natura di ogni personaggio, ma poi con il proseguo della visione mi sono ricreduto e anzi posso scrivere senza tentennamenti che questo film supera di gran lungo il primo Vampire Hunter D che ho recensito anni fa. I personaggi, classici ovviamente, riescono ad avere un ottimo spessore, su ognuno di loro aleggia sempre un piccolo mistero che non viene mai svelato. La natura dello stesso “D”, personaggio principale, è avvolto da mille domande a cui penso non riuscirò mai ad avere una risposta. Questo è la colonna portante del film, che lo rende avvincente ed enigmatico. La grafica, datata 2001, è ottima e con una buona fluidità delle immagini. In pratica avete presente l’anime Alexander? E’ la stessa, i personaggi sono tutti alti, snelli, belli, muscolosi quel giusto, i visi allungati e i vestiti che indossano sono sempre super attillati. Penso che questo tipo di grafica per film del genere, come Alexander, sia perfetta, non saprei dire il perché, ma non vedo bene in un film cupo come Vampire Hunter D personaggi in classico stile manga, lo renderebbe comico. Oltre al mistero che gira intorno a tutto il film, la trama è ben realizzata, avvincente e incalzante, non si rimane mai annoiati o delusi da qualche scena. Fidati, a me Vampire Hunter D – Bl0oddlust mi ha piacevolmente sopreso.
FONTE:
PROJECTMANU