Quando ho letto questo articolo mi è venuto da ridere
Inutile nasconderlo: viviamo nell’epoca dei bitcoin e della altre misteriose criptovalute. Ma, nel caso non ve ne foste accorti, viviamo anche in un momento in cui le band K-pop e J-pop, gruppi cioè che nascono nella vivacissima scena musicale asiatica, stanno impazzando anche in Occidente (la boyband coreana BTS, ad esempio, sta avendo un notevole successo negli Stati Uniti). Inevitabile, dunque, in quella mirabolante centrifuga di marketing e spettacolo che è l’Estremo Oriente, che i due fattori prima poi si incrociassero.
Diamo quindi il benvenuto alle
Katotsuka Shojo, la prima girl band giapponese ispirata alle criptovalute creata dall’azienda di intrattenimento Cinderella Academy con l’intenzione di educare alle complessità di questa nuova dimensione finanziaria.
Ognuna delle otto componenti, rigorosamente mascherate, è legata infatti a una moneta virtuale (ovviamente c’è quella che rappresenta i bitcoin, e poi le altre stanno per Ethereum, Nem, Monero e così via).
“Vogliamo promuovere attraverso la musica l’idea che le valute virtuali non sono una forma di speculazione ma un modo fantastico in cui la tecnologia cambia il nostro futuro“, ha scritto online Rara Naruse, la diciottenne leader del gruppo la cui prima hit,
The Moon and Virtual Currencies and Me, mette proprio in guardia contro i raggiri online.
I pagamenti per il loro primo concerto, che si terrà venerdì 12 gennaio a Tokyo, sono accettati esclusivamente in forma di monete virtuali, non una follia considerando anche che il Giappone è uno dei pochi paesi a riconoscere ufficialmente le criptovalute e che un terzo delle transazioni mondiali di bitcoin al dicembre 2017 fossero legate allo yen.