La vita invisibile di Addie LaRue è l'ultimo romanzo di V. E. Schwab
E se potessi vivere per sempre, ma della tua vita non rimanesse traccia perché nessuna delle persone che incontri può ricordarsi di te?
«Non pregare mai gli dèi che sono in ascolto dopo il tramonto.»
Francia,1714. Adeline LaRue ha 23 anni ed è destinata a vivere il resto della sua vita nell'anonimo villaggio di Villon, come i suoi genitori e la sua amica Isabelle. Sta per sposare un uomo vedovo che non ama e che conosce appena. Ma la sua anima si ribella: vuole essere libera e non appartenere a nessuno. Così, il giorno delle nozze scappa nel bosco. Non sa ancora cosa farà, sa soltanto che non vuole quella vita, e che farebbe qualsiasi cosa per evitarla. Proprio qui prega, prega, finché non compare uno sconosciuto e lei commette un terribile errore: sceglie l'immortalità senza rendersi conto che si sta condannando alla solitudine eterna. Tre secoli di storia, di storie, di amore, di arte, di guerra, di dolore, della solennità dei grandi momenti e della magia di quelli piccoli. Tre secoli per scegliere, anno dopo anno, di tenersi stretta la propria anima.
Fino a quando, in una piccola libreria, Addie trova qualcuno che ricorda il suo nome.
Attorno a questo romanzo, che si può definire del tipo "faustiano", ci sono i pareri più disparati: c'è chi lo ritiene bellissimo e chi superficiale e sopravvalutato rispetto alle aspettative. A me è piaciuto, ha uno stile scorrevole e ricco nel lessico, e mi ha incollata fino all'ultima pagina.
L'unico neo, se così si può dire, sono i continui passaggi dal passato al presente, che rendono un po' dispersiva la lettura.
Comunque, è un romanzo che consiglio.
[Modificato da Rosa66.MariaRita 02/07/2022 21:45]