Parlando del naufragio delal Costa Concordia

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darllenwr
00sabato 12 gennaio 2013 23:43
Un anno dopo...
Come da titolo, un anno fa la nave da crociera costa Concordia andava a finire sugli scogli dell'Isola del Giglio, causando molte vittime (anche se si era praticamente prossimi alla costa).
Da un punto di vista mediatico, quest'avvenimento ha fatto cadere delle tradizioni che credevo consolidate, ovvero che il capitano affonda con la propria nave (invece è stato il primo a tagliare la corda) e che i marinai hanno una fidanzata in ogni porto (adesso invece le portano direttamente a bordo).
C'è stato un grande clamore mediatico, specie nei primi giorni, ma, contrariamente a quanto si potrebbe pensare in tragedie come queste, si è "scherzato" sopra (ad es. sulla celebre conversazione tra il comandante della nave e quello della capitaneria di porto, in fondo, sembra davvero un pezzo da commedia all'italiana) con battute e video parodistici sul capitano e sulla sua presunta amante.
Non è mancato nemmeno l'elemento complottista, c'è chi ha visto nel naufragio un atto simbolico (la nave aveva ogni ponte dedicato ad un paese europeo, si è voluto vedere la fine della "concordia" tra i paesi del vecchio continente che si è infranta su un "giglio", simbolo massonico), per non parlare poi dello sciacallaggio, come l'avvocato o sedicente tale che presentava come vittime del naufragio comparse da lui pagate.
Voi avete seguito la vicenda? Cosa vi ricordate particolarmente?
Silvia
00lunedì 14 gennaio 2013 11:21
si io a suo tempo l'avevo seguito e se non sbaglio uno o due giorni fa c'è stato proprio un dossier visto che è passato 1 anno da tale vicenda.
In quel dossier si citava proprio quello che hai detto tu:


quest'avvenimento ha fatto cadere delle tradizioni che credevo consolidate, ovvero che il capitano affonda con la propria nave (invece è stato il primo a tagliare la corda) e che i marinai hanno una fidanzata in ogni porto (adesso invece le portano direttamente a bordo).



Ora... io non so di casi reali in cui il capitano abbandona per ultimo la nave, se non nei film quindi la prima idea che mi sono fatta è che l'hanno detto solo per fare "colpo". Una bella trovata.

Mi è spiaciuto sentir dire che adesso Schettino rappresenta l'italiano all'estero!! [SM=g27812] non per difendere Schettino, ma per difendere l'italiano!
Insomma... è mai possibile che solo le "brutte" persone debbano essere ricordate o citate anche all'estero?

Ci sono anche state delle persone "eroiche".

Quando è successo l'evento ho pensato che sfiga che ciò fosse accaduto di notte.. se fosse stato giorno magari le persone si "spaventavano" di meno vedendo di non essere lontane dalla costa... probabilmente con il buio e tutto il resto pensavano di essere in mezzo all'oceano.. [SM=g27837]

manuenghel
00lunedì 14 gennaio 2013 18:09
ho seguito appena la notizia ai tempi quando successe il fattaccio. Adesso invece mi inorridisco nel sentire le dichiarazioni di schettino. Ovviamente cerca di portare "l'acqua al suo mulino", per avere una pena inferiore, però non dovrebbe parlare per rispetto delle persone scomparse in quel tragico incidente.
Nashira Amanogawa
00giovedì 17 gennaio 2013 17:41
si forse di giorno sarebbe stato più facile salvarsi e magari non ci sarebbe stata proprio la collisione.

Ma il comandante, Schettino, era tenuto a coordinare i soccorsi, le procedure dell'abbandono della nave.
Ma pare che tra Schettino e i suoi subalterni ci fossere problemi di comprensione linguistica e poi sembra che abbiano atteso troppo tempo prima di dichiarare l'abbandono della nave, e pare che uno dei punti di raccolta in caso di emergenza fosse in un punto sfavorevole alla fuga.

Non so bene cosa sia certo e cosa no, ma il comandante non se ne poteva andare quando sulla nave c'era ancora gente, nel panico, che non sapeva cosa fare.
Un comandante è tenuto a gestire certe situazioni, che comunque oggi con la tecnologia che c'è non dovrebbero accadere, è parte del suo ruolo, altrimenti se non vuole avere certe responsabilità non deve fare il comandante, il mare lo può solcare come turista su una nave comandata da altri...

Mi dispiace tantissimo per tutte quelle vittime... sono avvenimenti che non dovrebbero accadere...
darllenwr
00sabato 19 gennaio 2013 01:40
Sono d'accordo con voi, probabilmente se fosse stato di giorno le operazioni di salvataggio sarebbero state più "tranquille".

Io non so se il capitano deve davvero affondare con la propria nave (quello del Titanic lo fece), ma quel che posso sapere è che un capitano è tale non perché indossa una giacca vistosa, ma perché deve sapersi assumere onori ed oneri del suo ruolo (nei primi giorni dopo la tragedia si era addirittura diffusa la voce di un "ammutinamento" dei suoi subalterni per far calare le scialuppe, perché lui ancora non si rendeva conto di quello che stava succendendo, si è parlato del timoniere indonesiano che non capiva gli ordini, dati in italiano, dal comandante, cosa che m'è parsa strana, dato che gli ordini sulle navi internazionali dovrebbero essere dati in inglese, almeno a quanto mi consta), poi è ovvio che se qualcuno ha inventato il motto "si salvi chi può" un motivo l'avrà avuto, no?
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