Forse questo sarà l'autunno più caldo

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L’alta pressione di origine africana sembra non voler darci pace nemmeno nel cuore del trimestre autunnale, addirittura a cavallo tra seconda e terza decade di ottobre. In questi giorni infatti un solido campo di alta pressione sta interessando tutto il bacino del Mediterraneo centro-occidentale con tempo stabile e isoterme folli con la +20°C ad 850 hPa che arriva fino a lambire il sud della Francia e la Sardegna. Sul nostro territorio la situazione in questo mese è praticamente eccezionale caratterizzata dall’assenza totale di pioggia con i valori fermi ancora a 0 millimetri mensili e temperature elevate costanti, pensate che in tutti i giorni di questo ottobre abbiamo superato i 20°C in pianura e continueremo ancora a superarli, anzi, proprio in questi giorni avremo un ulteriore netto aumento termico che ci farà catapultare in un clima pomeridiano tipico di fine agosto. Già oggi cioè lunedì 17 ottobre le temperature massime hanno raggiunto i 24-25°C ma sarà tra domani (martedì 18) e dopodomani (mercoledì 19) che raggiungeremo il picco di questa ondata di caldo autunnale. Le massime infatti potrebbero toccare addirittura i 27°C in pianura con zero termico addirittura a 4mila metri, valori esagerati!

E questa anomalia sembra non finire qui, come potete notare dal grafico ensemble di Ecmwf le temperature sono destinate a rimanere sopra la media di diversi gradi fino a fine mese, ci sono tutte le chance per un nuovo record storico di caldo per ottobre che ad oggi appartiene all’ottobre 2001. Unico aspetto positivo il risparmio dal punto di vista del riscaldamento delle nostre case…occhio però che ormai se continuiamo così siamo quasi a valori da climatizzatore. Il tutto mentre la situazione delle riserve idriche è tornata a precipitare dopo il parziale sollievo di settembre. I fiumi sono ancora ai minimi storici e la cosa più preoccupante è che siamo nel cuore dell’autunno…

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Italia divisa in due con piogge al Nord e una allerta maltempo in Lombardia per temporali anche di forte intensità mentre sole e caldo anomalo perdureranno al centro-sud. Non solo: dopo Scipione arriverà l'anticiclone di Halloween con la 'Novembrata' che nei prossimi giorni porterà temperature fino a +6/+8°C sopra la media su quasi tutta l'Italia. Questo il quadro delle previsioni realizzato da Antonio Sanò, direttore e fondatore del sito www.iLMeteo.it, secondo il quale di giorno si raggiungeranno facilmente i 26-27°C da Nord a Sud, e sulle due Isole Maggiori questi valori verranno superati fino a superare anche i 30-32°C nelle zone interne. Una situazione che porterà ad un aumento del rischio di nebbie in pianura e un clima eccezionalmente mite anche in montagna con lo zero termico si riporterà al di sopra dei 3500 metri.

Nel dettaglio

- Lunedì 24. Al nord; maltempo su Alpi, Prealpi e medio/alte pianure. Temporali localmente anche forti in Lombardia. Al centro: cielo da poco a parzialmente nuvoloso. Sud: sole prevalente.

- Martedì 25. Al nord: tante nuvole, locali nebbie in Piemonte. Al centro: sole e caldo prevalenti. Al sud: soleggiato e caldo.

- Mercoledì 26. Al nord: possibili nebbie in pianura, ma cielo sereno. Al centro: sole e caldo anomalo. Al sud: bel tempo e clima tardo estivo. Tendenza. Anticiclone Scipione sempre più forte, poi spazio alla novembrata.

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Ancora caldo per i prossimi due mesi: novembre si annuncia già con temperature superiori alla media e si prevede lo stesso in dicembre, quando il caldo sarà accompagnato da un numero di giorni piovosi superiore alla norma. Mentre per gennaio 2023 si prevedono temperature e piogge nelle medie stagionali.

Lo indicano le previsioni stagionali del consorzio Lamma, che riunisce Regione Toscana e Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr), diretto da Bernardo Gozzini.

Elaborate sulla base dell'andamento climatico del periodo compreso fra il 1981 e il 2010, le previsioni stagionali mettono in relazione l'aumento delle precipitazioni al fenomeno de La Niña, ossia l'anomalia che interessa tutte le regioni del Pacifico fino alla regione indiana, l'Africa e l'Atlantico e che nei due anni passati ha reso più frequenti le precipitazioni nell'area del Mediterraneo nella parte finale dell'autunno e all'inizio dell'inverno.

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