Scegliere di dedicare le proprie ferie a chi ne ha bisogno o in difesa dell’ambiente.
Grazie alle associazioni di volontariato si può girare il mondo spendendo poco e rendendosi utili
Quando si avvicina il momento di programmare ferie e vacanze non tutti scelgono il classico soggiorno in una struttura turistica o il viaggio on the road. Da diversi anni si fa strada l’idea di una vacanza alternativa, dedicata agli altri o all’ambiente.
Questa scelta non porta necessariamente a giorni poco rilassanti o faticosi e nella maggior parte dei casi si rivela economicamente vantaggiosa.
In Alto-Adige, per esempio, si può tornare alla natura e a una vita semplice offrendosi come volontari per aiutare i contadini in montagna. In una giornata tipo, la mattina presto ci si dedica alle mucche nella stalla o sui pascoli, dopo ai campi, alla cucina o al giardino, a seconda di preferenze e disponibilità (tutte le informazioni sono su sito www.bergbauernhilfe.it).
Lo scorso anno quasi 2.000 persone hanno scelto una vacanza lavorativa in Alto-Adige. «Quando passavo da queste parti facendo escursioni non potevo immaginare la vita contadina» - racconta Hansjörg, 51 anni - «Adesso so cosa vuol dire lavorare il fieno, mungere le vacche e ho ritrovato la voglia di imparare e conoscere». Anche per Matthias, 20 anni, l’esperienza è stata fondamentale: «Ho scoperto uno stile di vita che in città non si immagina. Soprattutto mi sono piaciute la sincerità e la generosità delle persone del luogo».
Per diventare contadini basta iscriversi all’Associazione Volontariato in montagna e specificare dove si preferisce ricevere vitto e alloggio in cambio delle mansioni svolte. Il requisito fondamentale è la motivazione, le nozioni di base per i compiti da svolgere sono utili ma non necessarie: i contadini insegnano tutto quello c’è da sapere (info: www.bergbauernhilfe.it).
C’è un modo per viaggiare in Italia e in tutto il mondo in economia (pagando cioè solo gli spostamenti) e allo stesso tempo per dare un aiuto dove è richiesto: entrare a far parte del WWOOF, il World Wide Opportunities On Organic Farms. L’associazione è nata 35 anni fa nel Regno Unito da un’idea di Sue Coppard, che voleva organizzare un soggiorno in una fattoria biologica in cambio del suo lavoro. Da allora sempre più persone sono state coinvolte grazie alla possibilità di fare una pausa in campagna. Contemporaneamente, un numero maggiore di fattorie ha offerto alloggio e cibo in cambio di aiuto e di entusiasmo. La lista italiana WWOOF include aziende agricole di piccole e medie dimensioni. Alcuni soci vivono delle loro coltivazioni e vendono i loro prodotti, altri vogliono solamente essere autosufficienti o coltivare i propri ortaggi biologici. I soci WWOOF non si aspettano una vera conoscenza dei lavori agricoli al momento dell’arrivo del collaboratore ma voglia di imparare, di lavorare e la capacità di adattarsi.
Sempre l’immersione nella natura e nel territorio è alla base dei campi di volontariato organizzati da Legambiente, brevi esperienze per realizzare un progetto di ripristino, tutela e valorizzazione dell’ambiente e delle culture locali.
Nel programma 2011 Legambiente offre proposte per conoscere l’associazione come i Campi per la Partecipazione alle Campagne, oppure i Campi Ambiente e Legalità, nati per diffondere una cultura fondata sul senso civico e sulla giustizia. Gli interventi proposti vanno dalla pulizia ambientale e monitoraggio dei turisti e del territorio con Tutela dell’Ambiente, alla scoperta delle culture e dei problemi presenti nella Piccola Grande Italia, o nell’arco alpino con Carovana delle Alpi, alla Tutela della Biodiversità, ai campi per il ripristino e la valorizzazione dei siti d’interesse culturale come Salvalarte. I prezzi vanno dai 150 ai 250 euro + tessera di Legambiente per soggiorni di una settimana circa in tenda o in foresteria.
Oltre al panorama classico dei campi di volontariato, Legambiente propone Un’Estate per il Mare, programma di attività mirate alla tutela degli ambienti marini che comprende: i campi per subacquei, destinati ai volontari che possiedono almeno il brevetto base, finalizzati alla mappatura dei percorsi all’interno di siti archeologici e alla pulizia di tratti di costa e di fondale; i campi di swimtrekking, che prevedono escursioni in mare con l’obiettivo di esplorare, monitorare e, dove possibile, pulire i fondali; il campo ambientalista in barca a vela, per la conoscenza, la tutela e il monitoraggio del Mediterraneo. Il costo medio varia tra i 500 e i 750 euro + tessera a persona, con alloggio in bungalow, mini appartamenti o barca a vela.
Infine, oltre a quelle per under 18, ci sono le offerte per i campi famiglie, grazie ai quali genitori e figli (dai 4 ai 10 anni) possono condividere l’esperienza del volontariato ambientale. Una famiglia di due adulti e due bambini può spendere dai 570 euro + tessere Legambiente per dieci giorni nel campo presso il Rifugio Cascina Le Cave, nella Riserva Naturale Acquerino-Cantagallo, area protetta tra Prato e Pistoia, ai 1.850 euro + tessere per una settimana sull’isola di Itaca, in Grecia.
Per Ecovolunteer «la vacanza è una missione» e i progetti che segue nel campo della ricerca, della conservazione e della salvaguardia degli animali sono spesso possibili solo grazie al contributo (fisico ed economico) dei volontari. Nei luoghi che raggiungono i sostenitori, difficilmente accessibili ai turisti, si collabora a progetti promossi da organizzazioni locali, e si aiuta a preservare la natura e i suoi abitanti. Si può scegliere tra tante destinazioni tra Asia, America, Asia o Europa, a seconda della propria disponibilità o esperienza. Con 750 euro per sette giorni (escluso il costo del viaggio) si può aiutare a monitorare giaguari e puma nella foresta pluviale sulle coste del Brasile. Con 907 euro per 14 giorni si può andare in Indonesia e studiare il modo con cui gli oranghi si curano in natura contro le malattie (differente da quello che usano gli oranghi che hanno passato la loro vita in cattività e da quelli che vengono reintrodotti). Con il progetto si sostiene la sopravvivenza della specie ma si aiuta anche la ricerca sulle cure delle nuove malattie sia per gli oranghi sia per gli umani.
Nell’estate del 2005 Arci e Arci Cultura e Sviluppo hanno avviato un programma di campi di lavoro per creare relazioni tra i soci dell’associazione. Per partecipare ai campi non sono richiesti requisiti particolari, l’unico è la conoscenza dell’inglese o della lingua parlata nel luogo in cui il campo si svolge. Inoltre è obbligatoria la partecipazione agli incontri di formazione previsti prima della partenza, che si svolgono di solito tra giugno e luglio. La quota, che varia a seconda delle proposte, comprende viaggio, vitto, alloggio e assicurazione. Per l’estate 2011 ci sono diverse nuove destinazioni, tra cui il Libano (1.000 euro per due settimane nelle quali i volontari saranno coinvolti nella realizzazione di un workshop fotografico, parteciperanno assieme ai bambini a lezioni di danze tradizionali e percussioni, e impareranno a cucinare i tipici piatti tradizionali palestinesi), la Colombia (14 giorni, a 1.800 euro, per conoscere la realtà ambientale, politica e sociale della zona cafetera colombiana) e il Kosovo (grazie al progetto “Play for All” Children Festival, finanziato dall’Unione europea e sostenuto da SOS Children’s Villages Kosova e Center for Visual Arts Multimedia, si intende dare a bambini e ragazzi kosovari l’opportunità di formarsi attraverso attività educative e ricreative, esprimendo il loro talento artistico). Per iscriversi c’è tempo fino al 31 maggio.
Il Vis, Volontariato internazionale per lo sviluppo, è una Ong con Special consultative status presso il Consiglio economico e sociale delle Nazioni Unite, che è stata costituita nel 1986 e che si ispira ai principi cristiani di Don Bosco. I progetti di cooperazione allo sviluppo sono quasi esclusivamente di tipo educativo, basati sul recupero dei ragazzi di strada e l’alfabetizzazione, la difesa dei diritti umani e la promozione della donna, la formazione professionale e l’avviamento al lavoro dei giovani più poveri, nonché sostegno di microimprese o cooperative di produzione e commercializzazione, attività che il Vis realizza appoggiandosi alle missioni dei padri salesiani che sono presenti, con scuole e centri di formazione professionale, in oltre 120 paesi del Sud del mondo. L’esperienza estiva che propone è un’opportunità formativa di circa un mese in gruppo, durante la quale si svolgono principalmente attività di animazione per bambini, ed è preceduta da un cammino di conoscenza e preparazione di circa un anno. I paesi in cui generalmente ci si reca sono: Angola, Rwanda, R. D. Congo, Burundi, Madagascar, Etiopia, Kenya, Brasile, Argentina, Bolivia, Albania, Russia. I costi (viaggio aereo, visto, assicurazione, alloggio, vaccinazioni) in questo caso sono a carico del singolo partecipante.
Anche Humana People to People, federazione di associazioni che promuove la cultura della solidarietà e dello sviluppo sostenibile e realizza progetti nel Sud del mondo e contribuisce alla tutela dell’ambiente, ha un programma di vacanze solidali: nel 2011 si potrà partecipare al progetto in Mozambico, vicino a Nacala, dove sono attivi un centro per bambini di strada, una scuola professionale, una scuola magistrale e un centro mirato alla prevenzione dell’Hiv. I partecipanti contribuiranno alle attività svolte quotidianamente dagli operatori locali interagendo con le comunità coinvolte. Il costo comprensivo di vitto e alloggio è di 2.000 euro circa per 14 giorni.
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