Barattare la propria abitaziane con quella altrui permette di andare in ferie risparmiando fino al 60 per cento. Basta iscriversi a un sito specializzato: già in 40mila lo hanno fatto
È sempre più diffuso lo scambio-casa, una tendenza che permette di viaggiare risparmiando fino al 60 per cento. Nel corso del 2010 l’Italia, rispetto al numero di abitanti, si è posizionata al primo posto tra le mete più richieste. Le regioni più ambite: Toscana e Lazio, seguite da Lombardia, Veneto e Sardegna.
Esistono siti Internet e associazioni specializzate che si occupano di fornire il servizio di scambio-casa. Il meccanismo è molto semplice: chi ha voglia di sperimentare una vacanza nuova, risparmiando e abitando per un breve periodo in una casa altrui, può iscriversi con una quota che oscilla dagli 80 ai 120 euro.
Come si scambia casa? Si mette online l’annuncio con i dati della propria abitazione – Stato, città, via, numero di stanze, distanza dal centro storico, stazione metro o fermata autobus più vicina, ecc. – correlato di foto. Poi, si cerca, sempre sul web, la casa dei propri sogni. A questo punto comincia lo scambio di informazioni tra i due proprietari che hanno deciso di scambiare la propria dimora.
Il baratto di case può avvenire secondo due modalità: lo scambio simultaneo (due famiglie si scambiano la rispettive case nello stesso periodo, per cui la casa è totalmente a disposizione degli ospiti), oppure in periodi differenti (in questo caso, spesso, durante il soggiorno la famiglia che mette a disposizione la propria casa è presente).
Con lo scambio-casa il risparmio sul costo complessivo di un viaggio è garantito: si azzerano i costi di affitto e di soggiorno in hotel.
Chi non si fida a lasciare la propria casa nelle mani di sconosciuti, dovrà ricredersi. Infatti, lo scambio dell’abitazione non è immediato. Innanzitutto, le persone che hanno intenzione di scambiarsi casa si passano informazioni in modo che, al momento del passo definitivo, non saranno completamente sconosciute. Poi, è accortezza del buon barattatore di casa contattare le persone che hanno alle spalle un alto numero di scambi. Dopo ogni vacanza-scambio, le agenzie fanno compilare a ogni proprietario di casa una scheda di valutazione sugli inquilini ospitati. I reclami vengono puntualmente segnalati. E se qualcuno compie un incidente rilevante (per esempio rompe un oggetto di valore) viene messo fuori dal circuito. Alcune associazioni offrono anche assicurazioni che coprono eventuali danni.
Il decalogo dello scambio-casa:
1. Gli oggetti fragili è meglio custodirli in una stanza chiusa o in un armadio.
2. In bagno lasciare saponette nuove, confezioni di shampoo, bagno schiuma e asciugamani puliti.
3. Se la famiglia ospite ha dei bambini bisogna far trovare in casa qualche giocattolo.
4. Se gli ospiti arrivano di sera, lasciate una bottiglia di latte in frigo, con pane e caffè per la prima colazione.
5. Le istruzioni - dall’uso della caldaia all’eventuale impianto di irrigazione in giardino - devono essere dettagliate e scritte su un foglio di carta.
6. Lasciate un elenco dei telefoni per le emergenze (dall’idraulico al pronto soccorso).
7. Prima di andare via lasciare la casa in ordine e pulita.
8. Se vi sono animali (cani, gatti, uccelli, criceti, ecc.) il proprietario della casa può chiedere di assisterli durante la sua assenza.
9. Al termine del soggiorno lasciare due righe di ringraziamenti, saluto e apprezzamento ai padroni di casa.
10. Se la casa non è all’altezza delle aspettative, evitare le recriminazioni: la tolleranza è la regola base di ogni perfetto scambista.
Anche i più ricchi barattano la propria casa di prestigio con altre dello stesso livello. È il fenomeno dell’House swap deluxe (Hsd): diffuso soprattutto all’estero, ancora di nicchia, ma destinato a crescere nei prossimi anni.
È in salita anche lo scambio che non tiene conto dell’equivalenza monetaria dell’abitazione. Per esempio, molte persone pur di visitare un paese come l’Italia, sono disposte a cedere le loro case di lusso. Insomma: dalla coppia di pensionati che ha tempo ma non tanti soldi, alla famiglia numerosa che non vuol rinunciare a un bel soggiorno; dal single che non gradisce il pernottamento in hotel, al manager che deve vivere per qualche settimana all’estero. Non esiste lo scambista standard.
La pensionata Marcella Rao, ex professoressa liceale di Palermo, racconta di aver fatto solo uno scambio a Londra: «È stata un’esperienza meravigliosa – dice – una sorta di divertente cura contro la vecchiaia, ti ritrovi a mobilitare nuove risorse per adattarti alla situazione e per capire come gestire una casa che non conosci, immergendoti totalmente in un’altra cultura». Poi la signora Marcella aggiunge: «Quella economica forse è stata la leva che mi ha fatto avvicinare, poi ho capito che era una soluzione ottima per me: l’aspetto umano va oltre quello del risparmio».
Ma lo scambio-casa è diffuso anche tra giovani. I trentenni Marcello Cividini e Monique Raes fanno sapere di aver scambiato più di quaranta volte la loro casa a Como con abitazioni di tutto il mondo. La coppia fa sapere che lo scambio-casa «non lo si fa solo per risparmiare un affitto o il costo dell’hotel: è un vero stile di vita, che comporta fiducia e rispetto verso persone e verso cose. Non bisogna avere la una villa per essere richiesti: basta un appartamento decente, una bella descrizione del luogo e la voglia di mettersi in viaggio».
Cristina Pagetti, responsabile del sito Scambiocasa.it, spiega che nel 2010, «gli italiani hanno fatto circa ottomila scambi, i nostri soci stanno aumentando di mese in mese: attualmente sono più di 1.600». Scambiocasa.it è la divisione italiana di Home Exchange, la maggior associazione mondiale con 40mila iscritti. «Gli Stati Uniti – aggiunge Pagetti – rimangono la meta preferita insieme alle maggiori capitali europee, mentre ultimamente sta tirando tantissimo l’Australia. Noi italiani - conclude - siamo comunque fortunati poiché la nostra nazione è la più richiesta dagli stranieri, quindi è facilissimo fare “buoni affari”: in cambio di case assolutamente normali si può davvero passare le vacanze in ville e in luoghi da sogno».
Vediamo alcuni esempi di scambio-casa. Un bilocale nella periferia di Milano (vista tangenziale) è stato barattato, per una villa extralusso – con piscina e governante – nel cuore dell’Australia. Un piccolo casolare nel pavese è stato scambiato più volte con case nel centro di Valencia, Barcellona, Oslo, Parigi, ma anche un paio di settimane con un’abitazione californiana. Una villetta a schiera nella provincia bolognese è bastata per una casa nelle isole Hawaii.
Sul sito Iolowcost.it, specializzato in vacanze economiche, si abbandonano le offerte last minute per fare spazio allo scambio-casa. E per una soluzione ancora più economica, viene rilanciato anche l’autostop. Scrive Iolowcost.it: «Se i prezzi di aerei, treni, navi e il caro benzina ci sembrano un ostacolo, allora potremmo provare con un metodo vecchio, ma che sembra essere tornato improvvisamente di moda: l’autostop. Il sito internet www.roadsharing.com, dà la possibilità di conoscere gli utenti che offrono volontariamente un passaggio. Questi ultimi a loro volta non devono far altro che iscriversi al sito e far sapere la data del viaggio e ovviamente luogo di partenza e arrivo. Resta il problema dell’alloggio. Anche in questo caso internet ci viene in contro. Sul sito www.scambiocasa.com, ci si può organizzare con un altro utente per un vero e proprio scambio di casa, riducendo così davvero al minimo i costi».
Lo scambio-casa anche al cinema. Nel film L’amore non va in vacanza – regia di Nancy Meyers (2006) – Iris (Kate Winslet) è innamorata di un uomo che sta per sposare un’altra donna. Dall’altra parte del globo, Amanda (Cameron Diaz), si rende conto che l’uomo con cui vive le è stato infedele. Due donne che non si sono mai incontrate e che vivono a 6.000 miglia di distanza l’una dall’altra, a un certo punto entrano per caso in contatto tramite un sito web in cui ci si può scambiare la casa. Sull’onda di un entusiasmo quasi irrazionale, le due donne accettano lo scambio, decidendo quindi di trascorrere le vacanze di Natale ognuna nella casa dell’altra. Iris si trasferisce in una assolata e moderna abitazione di Los Angeles, mentre Amanda si stabilisce in un accogliente cottage inglese coperto di neve.
fonte: http://vocearancio.ingdirect.it/?p=63776&tc=email