Il matrimonio del Mostro del Circeo

“Il 10 marzo è stato celebrato il matrimonio tra Angelo Izzo, il “mostro del Circeo” e la giornalista Donatella Papi. Izzo sta scontando due ergastoli per stupro e omicidio avvenuti negli anni 70 e per altri due omicidi avvenuti nel 2005 mentre era in semilibertà. L’uomo non solo ha confessato questi omicidi ma ha anche ammesso di aver compiuto altri omicidi e forse,un giorno, deciderà di confessarli. La giornalista insiste nel proclamare l’innocenza dell’uomo attraverso numerose trasmissioni televisive. Questo suo gesto ha portato i famigliari delle vittime uccise da Izzo, a sporgere denuncia contro la giornalista che non solo trova ignobile tale comportamento da parte della società ma la ritiene anche priva di sentimenti nei confronti di quest’uomo costretto a restare in prigione per degli omicidi, di cui secondo lei, è totalmente estraneo.”

In un primo momento si potrebbe pensare che questa donna sia malata e che non si renda conto del pericolo che corre avendo contatti con quest’uomo. L’ipotesi più adatta però è sempre la stessa: la notorietà.
Questa donna, infatti, usa l’immagine negativa di quest’uomo per trarne un vantaggio. Facendosi intervistare in numerose trasmissioni ottiene popolarità, anche se negativa. Il matrimonio è solo una facciata, ma d’ora in poi ogni qual volta si parlerà di questo assassino ci si ricorderà automaticamente della donna che ha avuto il coraggio di sposarlo. La giornalista verrà appunto ricordata per questo, sarà per 10 minuti, sarà per 10 anni, resterà il fatto che questa donna per un po’ ha avuto il suo momento di gloria, che si sa, per ottenerlo si è disposti proprio a tutto.