Questo anime (tit. orig. Esper Mami) tratto da un'opera di Fujiko Fujio (lo stesso autore di Doraemon) andò in onda solo una volta, nell'estate del '94, ad un'orario impossibile (praticamente all'alba), forse per le sue tematiche un po' bizzarre (la protagonista, Mami appunto, era figlia di un pittore, e non provava nessuna particolare inibizione a posare senza veli per il padre), ma la storia era piuttosto tipica del cliché mahou shoujo sottogenere slince of life, con l'aiuto di uno strano congegno spara palline la nostra eroina era capace di teletrasportarsi, volare ed altre potenzialità che le permettevano di risolvere piccoli problemi quotidiani.
Questa è la videosigla (cantata dalla onnipresente Cristina D'Avena), presente su YouTube (purtroppo la serie è presente, ma purtroppo è in lingua originale senza sub di sorta, io ho provato a dare un'occhiata, ma le mie non proprio profonde conoscenze di giapponese non mi hanno permesso di andare molto oltre lo studio del "montaggio analogico" di fantozziana memoria):