Gratis sul web “Slacker Uprising”, l'appello al voto di Michael Moore

Il documentario del regista di “Bowling for Columbine” e “Farhenheit 9/11” invita i giovani a partecipare in massa alle elezioni: “Lo dedico a chi salverà l'America da altri 4 anni con i repubblicani”


Ha debuttato ieri, ma non lo vedremo mai nelle sale cinematografiche: “Slacker Uprising”, l’ultimo film dell’irriverente Michael Moore, è disponibile solo online, da scaricare del tutto gratis.
Il regista ha scelto questo inusuale sistema di distribuzione perchè desidera che il suo messaggio arrivi con la massima semplicità e il minimo costo ai giovani: è infatti a loro che si rivolge il documentario, un vero e proprio appello ad abbandonare lo stato di “slacker”, scansafatiche, per andare a votare, preferibilmente per i democratici, alle elezioni presidenziali del prossimo 4 novembre.
“Non voglio avere un centesimo di guadagno da questo film”, ha dichiarato Moore, “L’unico ritorno in cui tutti speriamo è l’affluenza di giovani elettori alle urne più massiccia di sempre”.

Il documentario, girato con un budget di circa 2 milioni di dollari, racconta la storia del viaggio attraverso l’America - 60 città in 20 Stati, dalla Florida al Michigan, fino al New Mexico -, con cui Moore ha cercato di spingere i ragazzi al voto alla vigilia delle presidenziali del 2004, nel tentativo di “salvare John Kerry e i democratici da sè stessi”: per raggiungere l’obiettivo, in alcuni dei luoghi visitati il regista è arrivato a lanciare agli elettori giovani e non registrati biancheria intima e snack, “il sostentamento di base dei fannulloni ovunque nel mondo”, per convincerli “ad abbandonare il divano e dare una possibilità al diritto di voto”.
La strategia non è bastata ad impedire la vittoria di George Bush, ma distribuendo il suo nuovo lavoro Moore spera di avere un’altra opportunità per risvegliare la coscienza dei giovani americani: non importa quale sia il loro orientamento politico, anche se, ammette il regista, il documentario è anche “un tributo a tutti i giovani elettori che salveranno questo paese da altri quattro anni di governo repubblicano”.

L’avversione di Michael Moore per l’operato di Bush e della sua amministrazione del resto sono ben note: i suoi lavori precedenti attaccano alcuni dei pilastri della politica conservatrice, dalla libera detenzione di armi in “Bowling for Columbine” al sistema sanitario privatizzato in “Sicko”, passando per la denuncia delle menzogne del governo sull’11 settembre e la guerra in Iraq, contenuta in “Fahrenheit 9/11”. Non sono ancora disponibili statistiche ufficiali sul numero di download effettuati da slackeruprising.com, ma i fan del regista hanno già intasato il sito con dichiarazioni entusiastiche: “Brillante, davvero brillante! Mandate a tutti un’email con il link”, scrive un anonimo “ex slacker”, “Vedere l’energia e l’eccitazione che c’era ad ogni tappa del viaggio mi ha commosso fino alle lacrime. Avevo già 43 anni allora, ma l’elezione Kerry/Edwards è stata la prima per cui mi sia mai impegnato nella mia vita adulta”.



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