La terza tappa della Golden League ha sfoltito il novero dei pretendenti al jackpot che ora è ridotto solo ad una sempre più sorprendente kenyana Pamela Jelimo (vincitrice degli 800 metri con facilità impressionante nel tempo di 1'55"69) e a Blanka Vlasic che vince il Salto in Alto fermandosi a 2.00 dove Antonietta Di Martino, che puntava nella sua lenta progressione verso Pechino a 1.98, si è fermata a 1.95 che le ha garantito il quarto posto.
Escono di scena, in ottica jackpot, Bershawn Jackson che si inchina nei 400 metri ostacoli a Kerron Clement (48"23), Hussein Al-Sabee che nel Lungo trova l'insormontabile Irving Saladino (8.30 al primo salto) e la spagnola Onyia che nei 100 hs pasticcia lasciando via libera alla giamaicana Foster-Hylton.
Nei 400 metri, Jeremy Wariner (44"36) vince sul filo di lana contro LaShawn (44"37) Merritt che già l'aveva battuto due volte quest'anno mentre nella seconda serie Oscar Pistorius si mostra in netto miglioramento rispetto alla Notturna di Milano con un 46"62 ancora lontano dalla qualificazione per le Olimpiadi di Pechino.
Nei 100 metri, dove Asafa Powell si ferma ai 90 metri della batteria dopo una prestazione convincente che fa pensare al desiderio di non impegnarsi in due sforzi nel giro di un paio d'ore onorando, si fa per dire, l'ingaggio, vince Obikwelu con 10"04 mentre Simone Collio (settimo) conferma il personale ottenuto in batteria con 10"28.
In Casa Italia arriva il minimo olimpico per Vincenza Calì, settima nei 200 metri con 23"20, e il minimo B che conferma la prestazione dell'anno scorso (minimo A) per Silvia Weissteiner con 15'16"80 nei 5.000 dove vince Tirunesh Dibaba. Arriva a dodici centesimi dal minimo A negli 800 metri, Lukas Rifeser (1'46"12) mentre perde un'occasione Micol Cattaneo nei 100hs dove si ferma a 13"16.