Scritto da: ronin195 23/10/2006 10.47
intanto piacere di conoscerti, io mi chiamo Carlo e non mi scompongo se mi si dà del tu.
per quanto riguarda la tua replica alla mia osservazione forse è meglio che precisi alcune cose che probabilmente ho dato per scontate: maggiore è l'aspettativa di vita ottenibile maggiore sarà l'invasività delle terapie (che non vuol dire solamente chirurgia), è inutile "squartare" una persona per farla vivere un mese in più (forse tu o altri non sarete d'accordo, però ci sono dei protocolli corroborati da statistiche che supportano questa teoria).
bisogna inoltre considerare il pericolo infettivo: nei pazienti leucemici la prima causa di morte sono le infezioni (di qualunque tipo) e anche se l'accesso chirurgico viene effettuato con le dovute precauzioni c'è sempre un margine di rischio infettivo. considera inoltre che non sempre gli antibiotici migliorano il quadro clinico (alcuni non possono neppure essere usati causa allergie o resistenze batteriche).
inoltre qui in italia (in america non sò) la legge dice che l'individuo non può disporre del proprio corpo (in parole povere se una persona viene da me e mi dice: tagliami una gamba perché sono stufo di averne due! io non sono assolutamente autorizzato ad amputargliela). questo discorso serve a spiegare che le terapie devono essere guidate si dalla coscienza ma anche dalla scienza.
fà schifo a tutti veder morire un bambino, spt in quella maniera, ma noi medici non siamo eroi e nemmeno dei: siamo solo uomini e dobbiamo anche saperci arrendere.
se tutto questo discorso non è bastato a farti capire il senso del mio precedente post sono sempre pronto a dare ulteriori chiarimenti.
Si per quel che mi permettono le mie limitate conoscenze in materia capisco cosa dici e le tue ragioni!
Non mi va di trasformare una discussione su un telefilm in una dissertazione su tematiche mediche, lo dico e so che mi è facile passare di palo in frasca!
Che posso dire, non mi trovo daccordo su una legge che decide di limitare la patria potestà di un individuo sulla propria vita e soprattutto sul proprio corpo, ma ne capisco il valore e le molteplici applicazioni e benefici!
Rimando questo problema a chi, ponendoselo abbia i mezzi per cambiarlo, magari lo farò presente in qualche modo per quanto mi sa che con la mia consueta voglia di fare, non mi riuscirà di giungere a nulla!
Non mi piace considerare un medico in altri termini se non un professionista che fa bene il suo lavoro sempre tenendo fermo magari il motivo per cui ha scelto tale impiego (non so, io sono un romantico e immagino che più o meno tutti coloro che praticano la medicina abbiano il desiderio di migliorare la vita della gente, chi in un modo chi nell'altro, foss'anche risolvendo piccoli problemi come carie, fratture, influenza, chi non vive male con un dolore lancinante a un dente, un braccio rotto o il corpo perennemente scosso da brividi e caldane? Son cose stupide, nel nostro paese poi, difficilmente mortali, almeno spero, ma darle per scontate alle volte ci fa capire poi, quando capitano, che proprio delle scemenze non sono) ma, e qui devo fae uno sforzo per ricodarmi che stavo dicendo prima della parentesi......ecco, se l'uomo, bene inteso, non parlo solo del medico, ma dell'essere umano in generale, ha qualcosa di minimamente ragguardevole, secondo me, è questo suo desiderio di perseverare. Non so se è tanto una combinazione di fattori, o la volontà dell'universo o di un creaore dai nomi più diversi ma che alla fine è sempre lo stesso, mi piace pensare che comunque ci sia del nostro in questo modo di ndare avanti schivando l'autodistruzione per un soffio giono per giorno.
L'uomo sopravvive, sempre e comunque, anche il più demotivato, ha sempre prima della fine quel guizzo che gli può permettere di cavarsela. Ci uccidiamo a vicenda da oltre 100 secoli eppure siam sempre qui. Caldo, freddo, guerre, carestie, malattie e quant'altro ci buttano a terra, ci terrorizzano, ci deprimono eppure uno di noi c'è sempre.
Mi piace questo essere perseverante nell'esistere a tutti i costi dell'essere umano, quasi come quell'erba cattiva che non muore mai del modo di dire, o un parassita che il mondo non riesce a scrollarsi di dosso per quanti terremoti e uragani ci faccia piovere addosso.
Direi che probabilmente è la cosa migliore di noi uomini, ci devono ammazzare per farci smettere di esistere!
E' venuto fuori uno strano paradosso ma spero renda l'idea!
E bene o male, al mondo, mi chiedo quanto questo modo di fare, in altri campi sempre correlati alla sopravvivenza questo modo di fare non venga applicato.
Va da se che hai ragione: ci sono cose a cui non c'è rimedio e forse non ci sarà mai, ma non mi va di dirmelo, per quanto ehi chiunque può aprire bocca e farmelo presente, chi sono io per censurare le persone, diavolo io ODIO la censura, la DETESTO, uccidere tutti i censori del mondo se non fossi arciconvinto che si replicano come l'agente Smith negli ultimi due film della trilogia di Matrix!
Insomma, forse è difficile, ma tutti prima o poi, almeno così la penso, si prova quell'istinto di sopravvivere a tutti i costi, di farsi valere a tutti i costi e basta una sola volta perché io mi senta nel giusto!
Che dire, mi so accontentare di poco, o forse no, beh non è la mia picanalisi in dibattito!
Osare, spingersi oltre, ideare nuove soluzioni, beh non so quanto siano concetti superati!
Credo siano parte dell'essere umano!
Beh è tutto e ti ringrazio della cortesia, insomma non me la sento di ribattere argomentazioni che tutto sommato condivido e non mi va di cambiar discorso, inoltre, ciò che a me non va bene di quel che dici mi pare d'avertelo fatto presente, spero in maniera abbastanza chiara (scusa comunque per il fiume di parole di troppo)
!
Tu del resto non guarderai più un telefilm che ritieni poco realista o poco sensibile o tutte e due le cose insieme, questo, mi dispiace non mi è chiaro ma è irrilevante, come vedi penso tante cose insieme di una singola opinione e son contento (grazie di permettermelo a proposito con la tua spiegazione precisa^^), io continuerò a guardarlo per lo stesso motivo: mi piacciono le idee controcorrente per quanto assurde ed estreme, non ci vedo una così marchiana mancanza di realismo più di uella che vedo in altri telefilm del genere e mi faccio ancora un sacco di risate con l'humor nero che vedo traspirare da ogni fotogramma, del resto, è solo fiction.
Come tu dici si deve riconoscere una battaglia persa, anche se in questo caso + he una sconfitta vedo una diversità di vedute per nulla impossibilitate a coesistere nello stesso forum ehehehe!
Peccato, speravo di trovare un appiglio per sovvertire le tue idee, chissà perché la gente prova qesto piacere morboso a uniformare il mondo a se stessi, il punto è che non penso ci sia una agione e un torto, ma solo ragioni che si dimostran vere in tempi e situazioni diverse, almeno in questo caso!
Beh sto uscendo dal seminato......ah dimenticavo, piacere Carlo, io mi chiamo Emanuele^^!