Itadori Yūji è uno studente all'apparenza normale, che di normale non ha nulla, che frequenta il Club dell'Occulto. I suoi compagni si troveranno nei guai dopo aver trovato il dito mummificato di Ryomen Sukuna, la più feroce divinità demoniaca, e per salvarli così da diventare più forte sarà costretto a ingoiarlo. Yūji diventa tutt'uno con il demone e sotto la guida del più potente degli stregoni, Satoru Gojō, entra nell'Istituto di Arti Occulte di Tokyo, un'organizzazione che combatte le Maledizioni; il suo destino è già scritto: dovrà cercare tutte le 20 dita di Sukuna, ingerirle per poi essere ucciso, così da porre fine una volta per tutte alla minaccia che alberga dentro di lui.
Quest'inverno è uscita la seconda stagione, e io l'ho guardata sin quasi a metà, quando ne ho avuto le scatole piene e con sommo fastidio ho abbandonato la serie.
La prima stagione era uscita nel 2020 ed ha avuto un discreto successo, direi. Disegni, animazioni, musiche sono tecnicamente ben fatti. La trama funziona bene, i dialoghi anche, i combattimenti sono curatissimi, ma soprattutto c'è l'incredibile Satoru Gojō, il tizio coi capelli bianchi e la benda sugli occhi, che ha affascinato una buona parte del pubblico.
Però c'è anche qualcosa che non va. Gojō è imbattibile, però anche i suoi avversari hanno poteri assurdi. Il problema è che Gojō difende l'umanità, mentre gli altri possono scegliere gli obiettivi da distruggere in ogni parte del mondo e di fatto non hanno altri rivali capaci di fermarli. Quindi, dando un po di realismo al comportamento dei cattivi, la loro vittoria sarebbe inevitabile e schiacciante. E poi c'è un eccessivo verificarsi di combinazioni casuali, per cui i cattivi decidono di attaccare in un certo posto proprio nel momento per loro peggiore.
Nonostante queste mie critiche, però, ho giudicato bella la prima stagione e, come anticipato, mi stavo guardando anche la seconda.
Il primo problema che mi è sorto è che ricordo ben poco dei personaggi. Qui c'è un primo arco che racconta di come Gojō è diventato potente e di come è nata la sua nemesi, e fin qui, essendo fatti anteriori alla prima stagione, la mancanza di ricordi non è stata un problema. Poi però si torna all'epoca attuale dell'anime, e il problema emerge in maniera più evidente, tanto che spesso non capivo di chi parlassero i personaggi.
Dovrei quindi riguardarmi la prima stagione per rinfrescarmi le idee, ma i difetti già notati lì e altri che ho notato qui mi scoraggiano di perder altro tempo su questo anime.
Un problema grosso è di nuovo la potenza dei cattivi, ma nella seconda stagione raggiunge un livello stratosferico. Si scopre che in pratica non c'è verso di ammazzarli (la scoperta riguarda solo "faccia ricucita", ma ho fiducia che anche per gli altri sia così). Perciò gli scontri che li riguardano non hanno più alcun senso: puoi vederli smembrati e ridotti in polvere, ma gli autori possono arbitrariamente decidere di farli tornare come nuovi.
Stavo ancora meditando su questo, quando mi è capitato un dialogo così demenziale da darmi il KO.
Testo nascosto - clicca qui
Si tratta di quando Itadori incontra il mostro locusta e questo gli dice una cosa come: "Non puoi battermi! Non sai neppure che maledizione ho!"
Itadori, sorpreso: "Ma hai la maledizione della locusta..."
Mostro, disperato, e a lungo inquadrato nella sua disperazione: "Oh, no!"
Se doveva far ridere, a me ha creato soltanto un grandissimo imbarazzo.