Ripartiamo da qui, visto che alle elezioni ci siamo arrivati.
In questo momento gli scrutini non sono ancora terminati, ma comunque è chiaro chi ha vinto e chi ha perso le elezioni:
Nota: il primo valore è la percentuale relativa al Senato, il secondo riferisce invece alla Camera
Fratelli d'Italia 26.01% / 25.99%
Lega 8.85% / 8.77%
Forza Italia 8.27% / 8.11%
Noi Moderati 0.89% / 0.91%
- Totale coalizione di centrodestra 44.02% / 43.79%
PD 18.96% / 19.07%
Alleanza Verdi e Sinistra 3.53% / 3.63%
+Europa 2.94% / 2.83%
Impegno Civico 0.56% / 0.60
- Totale coalizione di centrosinistra 25.99% / 26.13%
Cinque Stelle 15.55% / 15.43%
Azione/Italia Viva 7.73% / 7.79%
Südtiroler Volkspartei (SVP) - PATT - / 0.42 (vale 1 seggio)
Altri non qualificati
Italexit 1.87% / 1.90%
Unione popolare con De Magistris 1.36% / 1.43%
Italia Sovrana e Popolare 1.12% / 1.24%
Sud chiama Nord 0.99% / 0.76%
Vita 0.71% / 0.7%
Partito Comunista Italiano 0.26% / 0.09%
Mastella noi di centro europeisti 0.16% / 0.16%
Alternativa per l'Italia / no greenpass 0.15% / 0.06%
Partito animalista - UCDL / 10 volte meglio 0.06% / 0.08%
Partito comunista dei lavoratori 0.02% / -
Destre unite 0.01% / -
Partito della follia creativa - / 0.01%
Una prima nota è che i partiti legati alle follie negazioniste o comunque contrari alla "coercizione sanitaria" hanno complessivamente ottenuto più del 3% al Senato:
- Italexit 1.87%
- Italia Sovrana e Popolare 1.12%
- Alternativa per l'Italia / no greenpass 0.15%
Sono più di 800.000 persone. Tante, e vanno anche oltre le mie aspettative.
Ora, l'attuale legge elettorale attribuisce un premio di maggioranza, perciò la coalizione di centrodestra, pur rappresentando solo il 44% del paese, avrà una solida maggioranza in entrambe le camere del parlamento.
Entro 20 giorni dalle elezioni, ossia non oltre il 13 ottobre, dovranno riunirsi le camere. I tempi sono un po' lunghetti perché in questa data verranno scelti i presidenti di Camera e Senato, compito che richiede dalla maggioranza delle idee già abbastanza chiare riguardo la composizione dell'esecutivo.
Il futuro Presidente del Consiglio pare già essere chiaro adesso: in base agli accordi pre-elettorali del centro destra, Meloni ha già la strada spianata. Quindi si può sperare che il nuovo governo venga formato entro un mese.
Forse non tutti sanno che, se la fiducia del parlamento pare assicurata, un ostacolo potrebbe essere invece costituito dal Presidente della Repubblica, il quale potrebbe rifiutare la nomina di alcuni ministri.
Questa cosa è già accaduta in passato, e potrebbe essere un baluardo di garanzia non indifferente in questa situazione.
Chi volesse approfondire i tempi di insediamento del governo, può trovare qualche dettaglio e qualche notizia storica in più a questa pagina:
Il timing, dal nuovo Parlamento al governo.
Cosa ci aspetta nell'immediato futuro?
Presumibilmente almeno un po' di tensione nel dividere le poltrone. E poi... lo scopriremo vivendo...
[Modificato da thors 27/09/2022 10:45]