Re:CREATORS

Ho finito di vedere recentemente la serie Re:CREATORS, in 22 episodi.
La storia di base è che nel nostro mondo cominciano ad apparire, in carne e ossa, alcuni personaggi di anime e manga giapponesi, spesso dotati dei superpoteri che li caratterizzano nel loro mondo di fantasia. All'origine di tutto questo c'è proprio uno di questi personaggi, nato dalla matita di una ragazza morta suicida e che ha acquisito enormi poteri dati dal suo successo tra i fanwriters, che l'hanno potenziato nell'immaginario collettivo al punto da consentirgli di passare il confine tra fantasia e realtà.
Per i personaggi apparsi, questo è il mondo degli dei che li hanno creati, ma questo non mette loro una grande soggezione; anzi, alcuni sono risentiti coi loro creatori per le sofferenze dei mondi immaginati, o sono delusi dalla loro mediocrità.
Presto i personaggi apparsi cominciano a dividersi in due fazioni, una favorevole a colei che li ha evocati e carica di risentimenti verso il 'mondo degli dei', un'altra invece a protezione di questo.
La minaccia, della quale non tutte le creazioni si rendono conto, è che portare a conoscenza del pubblico tante palesi violazioni delle leggi di natura farebbe crollare il mondo reale.
Sono combattuto su come giudicare la storia: da una parte c'è l'evidente assurdità di tutte queste premesse, dall'altra il fatto che i creatori di quest'anime si sono impegnati molto per creare bei personaggi ben caratterizzati, bellissime animazioni e per cercare di dare il massimo spessore a questa base traballante arrivando, a momenti, a formulare degli autentici paradossi filosofici.
Essendo disposti a fare un grossissimo atto di sospensione dell'incredulità, potreste trovarlo comunque un bell'anime, che porta in scena qualcosa che credo possa coinvolgere soprattutto coloro che si sono cimentati nel creare storie e personaggi di fantasia.

Il punto è che una storia è interessante se il protagonista passa per momenti difficili. Ovviamente quel personaggio esiste solo nella fantasia dell'autore e dei suoi lettori, e nessuno, a parte loro, può soffrire realmente per quel che accade nella narrazione.

Far diventare reali queste figure di fantasia sovverte tutto e mette l'autore di fronte a una responsabilità tale che... Eh, accettata questa condizione, dovremmo accettare anche la scomparsa della letteratura, perché le uniche storie possibili sarebbero quelle in cui tutti vivono felici e contenti sin dall'inizio.
Quindi il tema principale dell'anime mi appare particolarmente sterile.

Nella prima parte della serie tiene banco l'incertezza, perché non si sa cosa vogliano i personaggi. Nella La seconda parte, in cui inizia la battaglia finale, gli episodi mi sono parsi più coinvolgenti.
Complessivamente io l'ho trovato un anime carino, con diverse parti poco coerenti, personaggi che non si sa perché siano tanto potenti, altri perché sappiano tutto, di uno non si capisce perché sia stato tanto stronzo con l'unica disegnatrice che conosceva.

Ho visto quest'anime qualche anno fa, non ho trovato le premesse assurde, anzi, ho adorato l'idea di base, per una volta ho pensato fosse molto originale e non la solita roba, e il problema di base di questo anime secondo me sta tutto nella totale mancanza di contenuto di molti dei personaggi che sono messi in primo piano e per cui dovremmo fare il tifo, come dice Thor, inoltre l'esecuzione lascia a desiderare.

Io personalmente ho amato il personaggio di Altair (che secondo me è il più complesso, ha una motivazione solida per perseguire i suoi obbiettivi ed è costantemente ostacolata, e anche il personaggio della sua creatrice è degno di nota), ma per il resto non sono riuscita a tifare per nessuno dei "protagonisti", non m'interessava per niente della loro incolumità, mentre temevo molto che Altair morisse/non raggiungesse il suo scopo, e questo non solo per preferenza personale basata sul nulla, ma proprio perchè Altair è il personaggio che ha più le vere caratteristiche che deve avere un protagonista, è l'unica con una sorta di arco di trasformazione. E, nonostante alcuni dei personaggi "buoni" fossero molto fighi, secondo me mancavano tutti di spessore, molto interessanti visivamente ma dimenticabili.
Quindi è un anime che mi è sicuramente rimasto nel cuore per Altair e la sua quest, ma a stento ricordo il resto dei personaggi.

La trama la trovo interessantissima. Quasi quasi...