Dopo aver visto un paio di anime in stile medieval-fantasy, avevo voglia di trovare qualcosa di completamente diverso, uno sci-fi interessante fuori dagli schemi e così mi sono imbattuto per puro caso in Darling in the FranXX, capolavoro diretto da Atsushi Nishigori composto da 24 puntate e attualmente trasmesso in streaming sulla piattaforma Crunchyroll sottotitolato in italiano.
La storia parla di un futuro lontano dove l’umanità è principalmente composta da adulti e “crea” bambini per addestrarli a pilotare i FranXX, robot particolari che per essere comandati hanno bisogno di due piloti, due adolescenti, uno maschio e l’altro femmina. Lo scopo di pilotare i FranXX è sconfiggere gli Stridiosauri, particolari creature che attaccano le poche città rimaste al mondo, le plantation. Hiro è un ragazzo appartenente alla squadra 13, è il loro leader, ma purtroppo è incapace di pilotare un FranXX. Un giorno Hiro conosce per caso Zero Two, una ragazza molto affascinante, enigmatica, con due corni rossi sulla testa e lei gli dice che lui è il suo Darling. Da lì a poco la plantation numero 13 viene attaccata da uno stridiosauro e la squadra parte all’attacco del mostro, ma Hiro è costretto a rimanere a terra. Proprio in quel particolare momento critico Hiro riesce a salire sul FranXX chiamato Strelizia con suo interno Zero Two. Nonostante si dica che la ragazza divori i piloti all’interno del suo FranXX, Hiro sale a bordo e ha inizio la battaglia per la salvezza del genere umano.
E non è solo questo, Darling in the FranXX è qualcosa di così pieno nella storia, che quello che ho scritto è solo un cinquanta per cento della prima puntata. Secondo me la particolarità di questo anime è che in 24 puntate condensa una trama molto fitta, dove nelle ultime puntate dona delle sorprese da spiazzare completamente. Alla base di Darling in the FranXX c’è la storia tra Hiro e Zero Two e questa dualità rimane presente in ogni puntata, sembra che per tutta la storia sia sempre presente il numero 2, come a indicare che per ogni cosa, reale o astratta, ci sia sempre una dualità intrinseca che lega tutto. Per le prime dieci puntate ci sono i ragazzi che combattono con gli stridiosauri e il difficile rapporto di Zero Two con tutti i membri della squadra 13, poi inizia una vera e propria esplosione nella trama, che va a scoprire le vere origini di Zero Two, Hiro e dell’umanità intera, compreso gli stridiosauri. Darling in the FranXX così diventa una storia d’amore, contornato con la disumanità del genere umano, con la dolcezza di una donna bellissima e allo stesso tempo con la sua disperazione. Credetemi se vi dico che Darling in the FranXX è un capolavoro spiazzante, pieno si sorprese, di amore, di intensità caratteriale dei personaggi. Ho notato una somiglianza, per alcune cose, a Evangelion, dove secondo me ci si attinge a mani piene, ma questo però non rovina l’anime, che risulta comunque originale. I personaggi sono abbastanza stereotipati, sopratutto i componenti della squadra 13, con eccezione di Zero Two e Hiro, che in realtà è un personaggio maschile molto diverso dal solito. Io ancora ho il cuore che piange un poco dopo aver visto l’ultima puntata, ma sono proprio felice di aver visto Darling in the FranXX.