Al Children’s Hospital di Philadelphia l’hanno chiamato Biobag ed è un sacchetto di plastica che imita l’utero materno, completo di sostituti di liquido amniotico e placenta. Lo scopo dell’utero artificiale è presto detto: aiutare i neonatiprematuri a completare lo sviluppo di alcuni organi vitali – come i polmoni – e aumentare le loro chance di sopravvivenza. Grazie a Biobag l’equipe di ricercatori che ha condotto la ricerca, pubblicata su Nature Communications, è riuscita a far sopravvivere e sviluppare per 28 giorni otto agnellini prematuri, aprendo alla possibilità di prossime applicazioni nei reparti di terapia intensiva neonatale.