Il film campione di incassi in Giappone del regista Makoto Shinkai, considerato l'erede di Miyazaki, nelle sale italiane a fine mese per tre giorni. Dopo questo una serie di uscite dedicate al genere
Nexo Digital, con Dynit, lo ha scelto come titolo d'apertura della stagione degli anime al cinema: il 23, 24 e 25 gennaio sarà nelle sale italiane la storia con la quale Shinkai rivisita uno dei temi usuali dei manga giapponesi: l’inversione di ruoli, lo scambio dei corpi. Ma se con l'argomento il regista sceglie di rimanere in una zona di conforto, tutto il resto, dalla colonna sonora firmata Radwimps, una rock band giapponese che spopola tra i teenager, agli smartphone disegnati a immagine e somiglianza dei moderni iPhone, ai paesaggi tratteggiati in maniera talmente reale che la visione sembra tridimensionale, è più che mai attuale.
La storia ha inizio “il giorno in cui sono cadute le stelle”: è durante quella pioggia di meteoriti che i due giovani protagonisti di Your Name hanno “come una visione dentro un sogno”, assistono a “uno spettacolo bellissimo”. La visione è la realizzazione delle loro preghiere. Mitsuha è un’adolescente che vive tra le montagne della sua piccola città, Itomori, ma è stanca e annoiata. Sogna un’esistenza diversa, più eccitante, in una metropoli. Ed è quello che implora alle sue divinità, nel santuario scintoista: “Nella prossima vita voglio essere un bel ragazzo di Tokyo”. Mitsuha non ha idea che proprio a Tokyo vive Taki, un adolescente che divide le giornate tra la scuola e un ristorante italiano dove lavora part-time come cameriere, ma che, proprio come lei, sogna un’altra vita: Taki è appassionato di arte e vorrebbe diventare un architetto. Un giorno le preghiere di Mitsuha vengono ascoltate: la ragazza apre gli occhi e si ritrova nel corpo di un affascinante giovanotto, dalla finestra lo skyline di Tokyo è inconfondibile.
Nel frattempo, a Itomori, Taki ha preso il suo posto, oltre che il suo aspetto. Lo shock iniziale dei protagonisti è la parte divertente del film: la reazione di Taki nel vedere il suo nuovo seno, ad esempio, o l’imbarazzo di Mitsuha nel gestire le avance della signora Okudera, sua collega a Tokyo. Ma Your Name è un film interessante anche per un pubblico più maturo, Shinkai sovrappone la figura femminile e quella maschile, i luoghi, la città e la campagna, il giorno e la notte e il motore di tutto è quell’insoddisfazione adolescenziale che porta i ragazzi a guardarsi allo specchio senza riconoscersi, a domandarsi “ma tu chi sei?”, “come ti chiami?”. Ed è proprio quello che succede a Mitsuha e Taki.
Non mancano poi i riferimenti a una delle storie più dolorose del Giappone, il terremoto del 2011 nella regione di Tohoku e le conseguenti esplosioni nelle centrali di Fukushima. Ma a ripristinare la magia ci pensa la storia d’amore, un amore dichiarato (“quando ci incontreremo sono sicura che ci riconosceremo all’istante”, pensa Mitsuha, “ovunque tu possa essere nel mondo verrò a cercarti e ti troverò” le risponde Taki), ma mai vissuto, se non durante il sogno, appunto. La felicità di vivere, anche se per poche ore, la vita desiderata ha infatti il suo contrappasso nel non ricordare, una volta svegli, niente della persona che si è in sogno, nemmeno il nome. Non c’è modo quindi che i due possano mettersi in contatto una volta ristabilito l’ordine delle cose. Ma non importa, ad ogni nuovo scambio di vita il legame tra Mitsuha e Taki si fa sempre più intenso. Fino a quando, però, i loro destini rimarranno intrecciati? Fino a quando i due ragazzi continueranno a saltare l’uno nel corpo dell’altro? Non lo sappiamo, su tutto sembra dominare la legge delle stelle e tutto potrebbe finire come è iniziato: con qualche straordinario fenomeno celeste. E allora “fai tesoro di questa esperienza” suggerisce la nonna a Mitsuha perché, aggiunge poi la saggia vecchietta, “i sogni svaniscono quando ci si sveglia”.
Makoto Shinkai è forse per alcuni ancora un segreto da svelare, un regalo da scartare. Non certo in Giappone, dove è considerato già un maestro assoluto dell’animazione. Lui che, prima di dedicarsi al cinema, disegnava videogiochi per la Falcom. E Your Name non è il suo unico lavoro che la Nexo ha pensato di portare in sala per questi appuntamenti con l’animazione giapponese. Dopo la storia di Mitsuha e Toki, e dopo Yu-Gi- Oh! Il Lato Oscuro Delle Dimensioni, il film di Satoshi Kuwabara sul gioco di carte diventato un fenomeno mondiale che arriverà in sala il 10, 11 e 12 marzo, ecco infatti tornare sullo schermo lo stesso Shinkai, questa volta con il suo primo lavoro: Oltre le nuvole, il luogo promessoci (11 e 12 aprile) che racconta di un Giappone immaginario, diviso, subito dopo la seconda guerra mondiale, in una metà controllata dagli Stati Uniti e in una metà sotto il dominio dell’Unione Sovietica.
Dallo scenario sì immaginario, ma potenzialmente reale creato da Shinkai, si passa poi alla fantascienza degli universi descritti in una delle saghe giapponesi più famose, Mobile Suit Gundam Thunderbolt –December Sky è infatti la trasposizione cinematografica della serie manga Mobile Suit Gundam Thunderbolt firmata da Kou Matsuo che potremo vedere in sala il 16 e 17 maggio. Dovremo aspettare giugno, invece, il 13 e 14 precisamente, per Sword Art Online The Movie: Ordinal Scale di Tomohiko Ito. La collana di racconti che ha venduto 19 milioni di copie nel mondo, già trasformata in una serie anime di venticinque episodi per la tv, diventa ora un lungometraggio. Prepariamoci per ripiombare nelle realtà virtuali di Kirito e Asuna.
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Spero di poterlo andare a vedere!!
Sperando che lo diano nel cinema sotto casa mia altrimenti le chance diminuiscono tantissimo...