Yuko è in grado di vedere cose che gli altri non vedono, e di indovinare i desideri e i pensieri di chi le sta intorno grazie a una sensibilità fuori dal comune. Compiuti quattordici anni, tutto sembra assumere sfumature misteriose, e il mondo si popola di bizzarre creature. Yuko sta imparando ad assegnare un colore a ogni stato d’animo e a ogni emozione; a insegnarglielo è Kyu, il suo maestro di disegno, che ha il doppio dei suoi anni. Quando dal fusto di una pianta fuoriescono degli strani omini verdi, loro sono gli unici a vederli. Nello stesso istante, Yuko assapora l’incanto sottile del primo amore. Sospesa tra realtà e immaginazione, un adolescente va incontro alla vita accompagnata dagli affetti più cari, e scopre, giorno dopo giorno, i turbamenti del cuore, la tenerezza dei sentimenti e la difficoltà di diventare grande.”
Testo tratto dalla terza di copertina del libro.
Strano, ma per la prima volta un libro di Yoshimoto-san non mi è piaciuto, l’ho trovato sterile, con una mancanza, da qualche parte. “Primo Amore” è una novella semplice, corta, che narra un tratto della vita di una adolescente che si innamora di un ragazzo molto più grande di lui, un giovane pittore gentile e senza strane idee in testa. E’ un amore platonico, intenso, che inizia quando i due protagonisti vedono degli strani esseri nascosti vicino ad una pianta.
Ammetto però che questo libro sembra essere stato scritto proprio da un’adolescente, Yoshimoto-san è veramente brava a mettere nero su bianco i sentimenti contrastanti di una bambina cresciuta, di una “nuova” adolescente che si affaccia al mondo vero ed a volte crudele che la circonda. Di certo non butto via niente di questo libro, letto in una settimana circa con speditezza e curiosità, è un altro libro da mettere nel mio scaffale insieme alle altre opere di Banana Yoshimoto.
FONTE:
PROJECTMANU